Una superbatteria che si carica in pochi minuti e dura settimane?


Di questi tempi possedere uno smartphone è una moda, però molte volte la batteria si scarica ad un velocità vertiginosa e probabilmente qualcuno si sarà trovato ad uscire la sera e doversi portare dietro il caricatore, (il che per un uomo è un problema maggiore poiché non ha una borsa come la donna per poter portarlo sempre con sè). Al riguardo tempo fa in un vecchio post vi avevo parlato della Scarpa che permette di ricaricare la batteria mentre si cammina o si corre. Adesso sembra esista un altro metodo; infatti, se tutto andrà bene, entro circa 3 o 5 anni si potrà disporre di "superbatterie" che si caricano in un lampo e durano settimane. Questa è il nuovo proggetto di Harold H. Kung, l'ignere a capo della squadra di ricerca della Northwestern University di Evanston, (Illinois), che ha, appunto, studiato una nuova batteria agli ioni di litio dalle proprietà stupefacenti. Ed, in occasione della pubblicazione del lavoro svolto sulla rivista Advanced Energy Materials, Harold H. Kung ha dichiarato: "Abbiamo trovato un modo di estendere la carica di un nuovo modello di batteria agli ioni di litio di ben 10 volte". Ed ha continuato dicendo: "Anche dopo 150 caricamenti, che equivalgono ad un anno di operatività, la batteria è ancora cinque volte più efficiente delle batterie alli ioni di litio presenti oggi sul mercato". Inoltre per capire come sia stato possibile concepire una simile "superbatteria" è utile sapere almeno qualche dettaglio chimico sul metodo di caricamento delle batterie agli ioni di litio. In pratica questo tipo di batterie sfrutta una reazione chimica nella quale gli ioni di litio si spostano da un'estremità all'altra della batteria. E man mano che la batteria viene usata gli ioni di litio si spostano dall'anodo, (il polo negativo), al catodo, (il polo positivo), per poi invertire la rotta durante il processo di caricamento. E, quando una batteria è in carica, gli ioni devono posizionarsi all'interno degli strati di grafene che costituiscono l'anodo. Dunque il team di Harold H. Kung ha studiato un nuovo tipo di anodo che integra strati di grafene esilicio, questo perché gli atomi di silicio permettono di alloggiare un maggior numero di ioni, e quindi di aumentare la durata di carica. Oltretutto i ricercatori hanno deciso di praticare dei minuscoli fori nel grafene, (attraverso un processo di ossidazione), per creare una sorta di scorciatoia che permetterà agli ioni di arrivare negli strati interni, in questo modo si aumenta notevolmente la velocità del processo di caricamento. E dunque, se tutto andrà per il meglio, questa soluzione permetterà di rivoluzionare l'utilizzo di vari dispositivi come smartphone, tablet, computer portatili ed magari in un futuro prossimo anche i veicoli elettrici. Tuttavia ancora non sono state rese note specifiche sui possibili costi di fabbricazione, ma visti i materiali utilizzati ed il processo non molto complicato per ottenere le nuove proprietà, (poichè gli esperimenti con il silicio vengono condotti già da anni, ma solo ora hanno iniziato a dare risultati), è probabile che non si dovranno spendere delle cifre esorbitanti per dotare il proprio smartphone di una carica settimanale. Inoltre, come già detto all'inizio, stando alle previsioni di Harold H. Kung e dei suoi soci questa "superbatteria" arriverà sul mercato non prima di 3-5 anni.

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