Creata in laboratorio una zanzara killer che potrebbe combattere e debellare la malaria.



Di recente alcuni ricercatori dell'Università della California e dell'Istituto Pasteur di Parigi sono riusciti a realizzare una zanzara OGM, alla quale è stato dato il nome del celebre serial killer del mondo del cinema, Hannibal Lecter, in grado di annientare le proprie simili. In sostanza la buona notizia di ciò è che, grazie a questa nuova larva geneticamente modificata, in un futuro non troppo lontano malattie come la malaria potrebbero essere del tutto debellate. Tuttavia esiste anche un'aspetto negativo di questa nuova creazione, ovvero il fatto che in ogni caso le persone non smetteranno di essere pizzicate da questi fastidiosi e così tanto odiati insetti. Infatti i ricercatori dell'Università della California e dell'Istituto Pasteur, dopo le dovute sperimentazioni che sono durate circa vent'anni, hanno dato vita ad una nuova zanzara che non è in grado di trasmettere alcuna malattia attraverso le proprie punture. In pratica, durante le sperimentazioni, i ricercatori hanno scoperto il modo di allevare un insetto capace di resistente alla malaria grazie all'immissione di un particolare gene che in sostanza modifica l'insetto in questione, il quale in età adulta si trasforma in un individuo incapace di trasmettere la suddetta malattia. Inoltre il gene in questione, che è stato inserito all'interno del DNA di una particolare categoria di zanzare, ovvero l'Anopheles stephensi, (vale a dire la specie più pericolosa e portatrice del ceppo più mortale della malattia in questione, particolarmente diffusa in India e nel Medio Oriente), è di tipo dominante. Il che significa che, almeno secondo quanto spiegato dagli scienziati, inserendo nell'ecosistema una serie di colonie costituite da questi insetti geneticamente modificati, le altre zanzare che causano l'infezione della malaria verrebbero sopraffatte in un lasso di tempo alquanto breve. Per di più, secondo la rivista scientifica The Lancet, nel 2010 i morti a causa della malaria sono stati oltre 1,2 milioni di persone, (di cui la stragrande maggioranza solo in Africa). Mentre, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, (conosciuta anche con la sigla OMS), nello stesso anno le vittime colpite dalla suddetta malattia sarebbero circa 655.000 e nella maggior parte dei casi si è trattato di bambini africani. Comunque, secondo quanto sostenuto da alcuni scienziati, il numero dei decessi potrebbe aumentare a causa del cambiamento climatico che fa prevedere un aumento delle precipitazioni in molte regioni; il che creerebbe più pozze e paludi che fornirebbero un habitat ideale per la riproduzione delle zanzare, provocando un conseguente aumento dei casi di malaria. Oltretutto un nuovo modello matematico messo a punto da alcuni ricercatori etiopi e norvegesi facenti parte del progetto Open Malaria Warning potrebbe aiutare i vari Stati ad evitare il peggio. Infatti al riguardo Torleif Markussen Lunde, uno degli scienziati impegnati nel progetto, ha spiegato: "Con il nostro sistema siamo in grado di prevedere lo scoppio di un'epidemia di malaria con due mesi d'anticipo". Inoltre questo nuovo software non è destinato a diventare subito obsoleto, poiché prima che la zanzara Hannibal Lecter possa entrare in azione per sconfiggere i suoi simili potrebbe essere necessario parecchio tempo; infatti gli scienziati americani e francesi devono ancora stabilire se queste larve geneticamente modificate sono in grado di riprodursi e soprattutto di trasmettere la loro immunità alla malaria una volta diventate adulte.

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