Arriva Vyclone, una nuova applicazione con cui il montaggio dei video diventa "social".


Solitamente ai giorni d'oggi quando si torna a casa da un concerto il ricordo più prezioso che rimane è il filmato di un brano ripreso con lo smartphone. Un video unico perché riproduce il punto di vista di chi lo ha fatto ed allo stesso tempo limitato poiché non riuscirà mai a dare la giusta dimensione dell'evento. Tuttavia a dire il vero un modo per raccontare uno concerto come farebbe una regia televisiva ci sarebbe, vale a dire selezionare i singoli filmati amatoriali dello spettacolo, (effettuati dai propri amici oppure caricati su YouTube), e metterli insieme per ricavarne un solo videoclip. Il che richiederebbe parecchio lavoro che costerebbe tempo e fatica. Tuttavia adesso c'è una novità; infatti il tutto potrà essere effettuato rapidamente attraverso l'utilizzo di un'apposita applicazione. Quest'ultima è stata chiamata Vyclone ed è gratuita per chi possiede un'iPhone oppure un'iPod Touch, disponibile da qualche giorno sull'iTunes store, e rappresenta la nuova frontiera per quello che è stato denominato come Social Filmmaking. In pratica a lavorarci su da almeno due anni è Joe Sumner, cantante e bassista dei Fiction Plane, nonché figlio del cantautore Sting, grazie ai circa 2,7 milioni di dollari di finanziamento da parte della Live Nation, della DreamWorks e di altri nomi noti che vanno da Guy Oseary, l'attuale manager della cantante Madonna, fino ad arrivare all'attore Ashton Kutcher. In sostanza Vyclone sfrutta il sistema GPS dell'iPhone oppure dell'iPod Touch per unire automaticamente i filmati degli utenti che effettuano riprese nello stesso luogo e nello stesso momento. Il risultato di ciò sarà un montaggio in cui le inquadrature appartenenti ai diversi utenti si susseguono in modo sensato, con tanto di audio sincronizzato. Inoltre esiste anche la possibilità di modificare il tutto attraverso la funzione "remix", sostituendo i propri gusti alle scelte effettuate in modo automatico dall'algoritmo dell'appligazione. In ogni caso quando il video sarà pronto, verrà condiviso con i propri contatti su Vyclone e/o con i propri amici su Facebook, (il famoso Social Network in Blu). Ovviamente è sottinteso che l'utilizzo di Vyclone non si limita al racconto dei mega-concerti. Difatti, come recita lo slogan con cui l'applicazione è presentata online, "Registra la vita da tutte le angolazioni"; ed ad esempio potrà essere utilizzata per riprendere una partita di ping-pong, una performance di beatbox improvvisata, una gara di motocross, una festa con i propri amici, fino ad arrivare ai grandi eventi sportivi. Senza contare il fatto che questi video collaborativi potrebbero stravolgere il racconto delle future rivolte, proteste e manifestazioni. Infatti i dettagli che mancheranno ad un singolo filmato saranno forniti da altri video girati nello stesso luogo. Per di più il cosiddetto citizen journalism compirà un altro passo fondamentale, vale a dire realizzare dei servizi giornalistici grazie ad un semplice tocco sul display, battendo sul tempo qualsiasi troupe televisiva. Comunque il presente di questa applicazione è ancora incerto e dunque almeno per il momento i vari registi e cameraman possono dormire sonni tranquilli. Infatti per far sì che l'idea di Joe Sumner prenda il decollo ci sarà bisogno di un buon numero di iscritti. Ed al momento gli utenti sono ben pochi; per esempio, in Italia attualmente si contano poche decine di filmati prodotti. E dunque per adesso Vyclone rappresenta un utile strumento per chi già si conosce, scarica l'applicazione sul momento e registra la stessa scena; magari concordando precedentemente le posizioni da cui effettuare le riprese per avere un risultato ottimale. Infatti non sempre l'algoritmo di questa applicazione effettua un buon lavoro. Basta andare a dare un'occhiata ai video prodotti finora dagli utenti, per vedere che alcuni risultano piuttosto confusi. Nonostante tutto esistono alcune importanti aziende che si sono già fatte avanti. Ad esempio, la Nissan ha utilizzato Vyclone per documentare il primo giro di corsa di una sua futuristica vettura, ovvero la DeltaWing. In pratica durante questo primo giro a Le Mans, in Francia, 30 spettatori hanno seguito il percorso della suddetta auto attraverso dei dispositivi sui quali avevano scaricato l'applicazione ideata da Joe Sumner. Sedici di loro, che sono stati posizionati su otto diversi punti di una pista lunga 13 km, sono stati selezionati per produrre un video di circa 2 minuti. Il risultato è stato soddisfacente e fa tremare le più grandi reti Pay Tv.

Di seguito il video realizzato dalla Nissan per la sua DaltaWing:

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