Anonymous Italia torna all'attacco contro il Clero ed in particolar modo contro Don Ruggeri.


Dopo un periodo di apparente inattività la divisione italiana della famosa legione Anonymous è tornata all'attacco. Infatti durante la notte di ieri il gruppo hacker ha spedito a diversi giornalisti una e-mail intitolata: "#AntiSec Vs Clero: Trasparenza Vs Insabbiamento. Pubblicati 2 Gb di mail di Don Giacomo Ruggeri: we are watching you", (titolo che, tra l'altro, è apparso nel comunicato pubblicato sul loro blog ufficiale). Ovviamente gli hacker di Anonymous Italia hanno inviato l'anzicitata e-mail da un indirizzo di hushmail.com che rende irrintracciabili gli emittenti. All'interno di questa e-mail sono stati riportati diversi link dai quali scaricare, appunto, oltre 2 Gigabyte di e-mail provenienti dall'account di Don Ruggeri, sacerdote finito al centro dell'attenzione della cronaca per un'accusa di presunta pedofilia. Inizialmente il sacerdote è stato incarcerato in isolamento, e poi a fine Agosto, una volta scarcerato, è stato posto agli arresti domiciliari. Comunque al di là della vicenda giudiziaria, la divisione italiana di Anonymous ha pensato di entrare in azione, rendendo pubblico un comunicato ufficiale accompagnato da link ospitati sul sito depositfiles.com i quali consentono a chiunque il download gratuito dei 2,5 Gb di e-mail di Don Ruggeri, sia inviate che ricevute, tra il 2011 ed il 2012. In ogni caso nel comunicato gli hacker di Anonymous Italia hanno scritto: «Anonymous intende provare a far luce sul vostro losco mondo, membri del Clero. Ancora una volta siete teatro di oscurantismi, crimini ai danni dei più deboli, corruzione e crociate omofobe». Ed hanno proseguito scrivendo: «La vicenda di Don Ruggeri è l'ennesima dimostrazione di come la vostra Istituzione abbia affossato i principi ai quali dovrebbe ispirarsi. Fomentate odio e stigma verso chiunque mostri un orientamento sessuale differente da quello che voi definite naturale, in linea con un modello di società patriarcale e discriminante. La vera innaturalità sta nel vostro disgustoso modus operandi. La vostra avidità, la vostra cupidigia sono disdicevoli». Ed ancora: «Con quale coraggio, La Chiesa, che sempre più spesso si rivela una congrega di pedofili, può permettersi di giudicare della sessualità e della vita altrui? Con quale autorità morale, La Chiesa impone di non usare anticoncezionali, trincerando dietro severi ammonimenti e sermoni una vera e propria campagna di disinformazione i cui effetti nefasti sono ormai palesi?». Successivamente dopo gli hacker hanno scritto: «Sferrate continui attacchi alla libertà delle donne, contribuendo a minare ciò che è stato conquistato grazie a dure lotte. Pensiamo ad un contesto come quello Africano, dove l'AIDS dilaga: lì, il divieto degli anticoncezionali ha un chiaro intento genocida. Pensiamo anche al contesto generale, dove i giovani, (e non solo), dovrebbero aver diritto ad una corretta informazione sessuale, nonché agli strumenti necessari atti a tutelare la propria salute e poter gestire al meglio la propria sessualità. La vostra politica repressiva è complice di numerose piaghe sociali. E con quale coraggio, con quale coerenza di fronte a tutto ciò, gerarchi e gregari della Chiesa Cattolica possono predicare l'amore per il prossimo, quando sono i primi a scagliarsi contro il principio dell'Amore universale?» Ed hanno poi concluso rivolgendosi proprio al sacerdote in questione, scrivendo: «Don Ruggeri, il tuo comportamento è deplorevole. Hai tentato di occultare la vergognosa vicenda che ti ha visto come protagonista nell'abuso di minori. Nonostante ciò, prendiamo atto che con grande spavalderia continui a ribadire di voler dirigere la diocesi in nome della vocazione. In realtà, la tua vocazione è una sola: quella della viltà». In seguito gli hacker hanno riportato, appunto, i vari link, (11 per la precisione), dai quali scaricare i 2,5 Gb di e-mail ed altri link di alcune cartelle aggiuntive, nei quali ci sono anche alcuni screenshoot. Comunque chiunque voglia sapere il contenuto delle e-mail può farlo visitando il seguente link: http://anon-news.blogspot.it/2012/09/antisec-vs-clero-trasparenza-vs.html. Tuttavia, infine, in merito a tutta la vicenda alcuni giornalisti hanno dichiarato: "Visti i contenuti e le modalità di diffusione, c'è da credere che, più che dimostrare la colpevolezza del sacerdote, il gruppo hacker abbia voluto fare un gesto dimostrativo, come quelli che si fanno pubblicando gli indirizzi e-mail dei dipendenti di un'azienda considerata scorretta. In questo caso, gli obiettivi sembrano essenzialmente due: protestare contro il Clero e contro lo stesso Don Ruggeri. Reo, stando a quanto affermano gli hacker di Anonymousdi voler continuare a dirigere la propria diocesi".

Commenti