Rustle League viola un account Twitter appartenente ad Anonymous.


In questi giorni sul sito della BBC è stata pubblicata una notizia che racconta la strana vicenda riguardante la violazione di un account di Twitter utilizzato da Anonymous, l'ormai popolare legione di hacktivisti. Infatti, ricordando che la sigla Anonymous nasconde numerose ambiguità e non è facilmente individuabile in una organizzazione organica, sembra proprio che i colleghi/rivali del meno noto gruppo Rustle League avrebbero crackato la password dell'account @Anon_Central, forte di oltre 166 mila followers, da cui gli anonimi del web sono soliti diffondere notizie e proclami. Comunque sia l'accaduto di per se è particolarmente curioso, perché ci si aspetterebbe che i "professionisti della violazione della sicurezza" sappiano come tutelarsi al meglio degli altri possibili hacker. Ed invece, dopo gli account di Burger King e di Jeep, nonché del personaggio televisivo britannico Jeremy Clarkson, (famoso soprattutto per essere uno dei presentatori di Top Gear), anche i più temuti hacker della Rete avrebbero fatto uno scivolone; forse per colpa di password troppo semplici da decodificare. Anche se in realtà l'attacco ad Anonymous sferrato lo scorso Giovedì ha avuto vita breve; infatti, secondo quanto riportato dal sito della BBC, nel giro di circa tre ore i legittimi proprietari del suddetto account ne erano già rientrati in possesso. Tuttavia malgrado ciò, in molti stanno discutendo sullo stato di salute della legione hacker, colpito da una serie di arresti e forse superato da una nuova filosofia pirata. Al riguardo Raj Samani, Chief Technical Officer di McAfee per quanto riguarda l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa, in un'intervista della BBC ha dichiarato: "Molti cominciano a preferire la realizzazione di un profitto su uno spunto politico, non solo attraverso la realizzazione di azioni autonome, ma anche offrendo un hacker-as-a-service per chi è meno tecnicamente preparato". Ma furor di popolo a parte, c'è da dire che in quest'ultimo periodo la sicurezza di Twitter, e non solo, è stata al centro del dibattito tecnologico. Infatti in un post pubblicato Martedì scorso sul blog, Bob Lord, direttore della Sicurezza delle Informazioni dell'ormai famoso Social Network dai 140 caratteri, ha spiegato: "Negli ultimi due giorni, si è parlato un bel po' sulla sicurezza degli account su Twitter. E spesso le colpe vanno cercate nelle abitudini degli utenti: la password deve essere di almeno 10 caratteri che includano i caratteri maiuscoli e minuscoli, numeri e simboli". Ed in effetti, in generale quando si parla di password rubate, (a meno che non siano state sottratte direttamente dai database dei provider), le responsabilità ricadono quasi sempre sulle scelte degli utenti, fatta eccezione il caso in cui non si metta in discussione alla base il sistema delle password stesso come strumento di protezione. Ad ogni modo in molti pensano che il contrattacco da parte di Anonymous nei confronti di questo nuovo gruppo emergente non si farà attendere, anche se per il momento se si prova a visitare l'account Twitter di Rustle League, quest'ultimo risulta sospeso per motivi non ancora noti.

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