Amplifon presenta Sounds of Street View, il primo atlante sonoro del mondo.


Ai giorni d'oggi grazie al servizio Street View, lanciato da Google nel 2007, bastano pochi click per girare il mondo, tuttavia si tratta pur sempre di un'esperienza puramente visiva: un po' come osservare il tutto da dietro il vetro di un acquario, senza voci, suoni o rumori. Ed è stato proprio per questo che Amplifon, nota azienda specialista in apparecchi acustici, ha deciso di cambiare un po' le cose tramite il progetto "Sounds of Street View", il quale si propone di fondere le Web Audio API con Street View, per far in modo che in ogni luogo vengano riprodotti i suoni appropriati, creando un'esperienza multisensoriale. In pratica l'idea di sonorizzare le mappe virtuali della rete non è del tutto nuova; infatti già dal 2006, il progetto Radio Aporee permette di ascoltare suoni geolocalizzati, registrati "sul campo", ma tuttavia senza l'esperienza immersiva regalata, appunto, da Street View. Cosa che è invece resa possibile con il suddetto progetto sviluppato da Amplifon, dove il suono segue l'utente nello spazio: man mano che ci si allontana da una fonte sonora, l'audio si affievolisce e viene sovrastato da altri rumori urbani, verso i quali ci sta muovendo; naturalmente per cogliere la stereofonia ed immergersi in un paesaggio sonoro 3D, il consiglio è quello di indossare un paio di cuffie. Ad ogni modo per fare qualche esempio, nel Palazzo dei Papi ad Avignone, (in Francia), si può sentire la musica di un'orchestrina, catturata nelle immagini di Street View durante un concerto; allontanandosi il suono affievolisce, coperto dal suono delle campane della vicina chiesa, che a sua volta cede il posto ai rumori di fondo: le tazzine ed il chiacchiericcio di un dehors, ed il cinguettio degli uccelli. Comunque sia al riguardo Stephen Griffin, uno degli sviluppatori di Sounds of Street View, in un video di approfondimento, ha spiegato: "Abbiamo creato una funzione in JavaScript in base alla formula matematica Haversine, che restituisce la distanza di due punti su una sfera. La sfera, nella nostra applicazione, è la superficie terrestre; i due punti in questione sono la posizione dell'utente e la posizione della sorgente sonora. Utilizziamo la latitudine di ciascuno di questi punti per calcolare la distanza in metri tra la fonte sonora e l'ascoltatore". Inoltre diversamente di quanto succede con Radio Aporee, che punta sulla reale provenienza geografica dell'audio utilizzato, in Sounds of Street View i suoni non sono registrati dal vivo, ma si tratta di loop creati appositamente da uno sviluppatore. Tuttavia una delle pecche di questo progetto è che, prestando molta attenzione, in alcuni casi si colgono delle imperfezioni, con piccoli vuoti qua e là, alla fine di ogni loop. Mentre un'altro limite del progetto è la sua estensione, in quanto al momento oltre al suddetto Palazzo dei Papi, si possono visitare solamente altri due luoghi sonorizzati: Hapuna Beach, (nelle Hawaii), e Balboa Park, (a San Diego); limite che però sarà sicuramente destinato ad essere superato con il tempo. Infatti anche Street View inizialmente copriva solo un numero limitato di località, e ad oggi è attivo in più di 50 Stati. Tra l'altro Sounds of Street View non necessita di uno stuolo di cartografi digitali sguinzagliati in giro per il mondo a caccia di suoni: bastano sviluppatori volenterosi. Ed in questo seno chiunque può contribuire, in quanto Amplifon ha, infine, caricato e messo disposizione di sviluppatori ed appassionati il relativo codice su GitHub.


Di seguito il suddetto video di approfondimento:

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