Scoperto un possibile legame tra emicrania e Parkinson.


Si sa, la malattia di Parkinson è quella condizione neurodegenerativa che ha un andamento lento ma costante e nella quale si evidenziano un progressivo scarso controllo del movimento, dell'equilibrio, ma anche rigidità, tremori a riposo, depressione ed altri sintomi più o meno evidenti. Tuttavia quello che al momento non è ben chiaro è la causa scatenante di questa malattia, anche se le ipotesi sono molte: tra queste vi sarebbe una componente genetica o anche l'esposizione a sostanze tossiche come pesticidi o metalli pesanti. Ma a quanto pare a queste ipotesi adesso potrebbe aggiungersene una nuova: il soffrire di emicrania; cosa che, secondo un nuovo studio pubblicato di recente sulla rivista Neurology, farebbe raddoppiare il rischio di sviluppare la malattia. Insomma, si tratta di una notizia poco confortante per tutte le numerose persone che soffrono di questa forma di mal di testa, (che è già piuttosto difficile da sopportare di per sé). In pratica, secondo quanto dichiarato dalla dottoressa Ann I. Scher e dai colleghi del National Institutes of Health, (noto anche con la sigla NIH): "L'emicrania non è soltanto il disturbo neurologico più comune negli uomini e nelle donne, ma è stata anche collegata da altri studi alle malattie cerebrovascolari e di cuore. Pertanto l'aver trovato questa nuova possibile associazione rende sempre più pressante l'urgenza di ricerche in merito che possano aiutare a comprendere, prevenire e curare la condizione". In sostanza lo studio in questione ha visto il coinvolgimento di 5.764 soggetti con diagnosi di emicrania che sono stati valutati per rilevare il rischio di Parkinson: l'analisi dei dati ha permesso di scoprire che le persone affette da emicrania con aura avevano una probabilità più di due volte maggiore di ottenere una diagnosi di malattia di Parkinson, rispetto alle persone che non soffrivano di mal di testa. Inoltre nel totale, il 2,4% di coloro che presentavano emicrania con aura hanno sviluppato il Parkinson, rispetto all'1,1% di quelli che non soffrivano di mal di testa. Tra l'altro le persone con emicrania con aura sono risultate avere 3,6 volte più probabilità di sviluppare almeno 4 dei 6 principali "sintomi parkinsoniani", mentre in quelli con emicrania senza aura la probabilità di mostrare questi sintomi è stata di 2,3 volte in più. Nel complesso il 19,7% delle persone con emicrania con aura sono risultati avere i sintomi del Parkinson, rispetto al 12,6% di quelli con emicrania senz'aura, ed al 7,5% di quelli che non soffrivano di mal di testa. Infine i risultati hanno scoperto che le donne con emicrania con aura avevano anche maggiori probabilità di avere una storia familiare di malattia di Parkinson rispetto a quelle che non soffrivano di mal di testa. Ma come se non bastasse un altro rischio per le persone che soffrono di emicrania è quello di sviluppare la cosiddetta sindrome delle gambe senza riposo, (o Restless Leg Syndrome, nota anche con la sigla RLS). In questi casi il rischio aumentava per tutti i tipi di mal di testa, con una percentuale del 30% dei pazienti con emicrania con aura; il 28% di quelli senz'aura ed il 20% di coloro che non soffrivano di mal di testa. Tuttavia, come già detto, la preoccupazione maggiore è quella che le persone con mal di testa cronico o ricorrente possano in qualche modo essere soggette a sviluppare una malattia più invalidante come, appunto, il Parkinson. Ad ogni modo per allontanare i dubbi bisognerà, infine, attendere nuovi sviluppi e ricerche che possano approfondire e fare maggiore chiarezza su questo nuovo possibile rischio.

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