Australia: Ritrovata la mandibola di un cronosauro.


In questi giorni presso la cittadina di Julia Creek, nell'entroterra del Queensland, (nel nordest dell'Australia), è stata ritrovata, anche a causa della recente siccità che ha denudato il terreno, una mandibola in condizioni abbastanza buone e lunga 1,6 metri: si tratta del fossile più completo al mondo nel suo genere ed apparteneva ad un cronosauro, vale a dire un rettile marino lungo ben 13 metri vissuto nel Cretaceo inferiore, (quindi circa 110 milioni di anni fa). In pratica l'animale preistorico in questione, il cui nome scientifico è Kronosaurus queenslandicus, viene considerato il più grande plesiosauro mai vissuto sul pianeta: con la testa simile ad un coccodrillo ed un corpo con potenti pinne, era il massimo predone dei mari australiani. Inoltre, partendo dalle varie scoperte effettuate negli anni, viene ricostruito come un enorme mostro marino, con un cranio allungatissimo di circa 3 metri, munito di fauci enormi e grandi denti affilati, mentre le zampe, (come in tutti i plesiosauri), erano come delle enormi pagaie che gli permettevano di spostarsi velocemente nei mari alla ricerca di prede. Ad ogni modo adesso il suddetto fossile sarà esposto all'interno del Kronosaurus Museum della vicina città di Richmond e, secondo Timothy Holland, paleontologo e curatore del museo in questione, è stata una scoperta magnifica perché tutti i fossili di mandibola trovati finora, (in Australia ed in Sudamerica), erano erosi, danneggiati o incompleti. Difatti al riguardo durante un'intervista concessa alla ABC News, una radio nazionale, lo studioso, (che attualmente sta scrivendo una relazione scientifica sul cronosauro e sulle nuove informazioni venute alla luce con il fossile), ha, infine, dichiarato: "Per la prima volta abbiamo un'idea veramente buona, accurata, dell'aspetto della testa. Le mascelle avevano circa il doppio di potenza di un grande coccodrillo di acqua salata e sappiamo dai contenuti fossilizzati nello stomaco di altri esemplari, che mangiava tartarughe, squali e calamari giganti. Tuttavia finora non è stato mai descritto bene nella letteratura scientifica. Ora sarà possibile!".

Di seguito alcune immagini:
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