Clear, l'applicazione che permette di cancellare il passato imbarazzante dai Social Network.


Si chiama Clear e si tratta di una nuova applicazione che, come si può facilmente intuire dal nome, (il quale non lascia spazio a troppe interpretazioni), si pone un obiettivo piuttosto ambizioso: fare piazza pulita di tutto ciò che potrebbe "sporcare" l'immagine digitale di qualcuno sui Social Network, che prima o poi potrebbe ripercuotersi anche nella vita reale, (dalla frase o la foto imbarazzante, pubblicata magari in un momento di "ebrezza", al post in cui ci si lamentavava del datore di lavoro ecc...). In pratica Clear, (seppur attualmente in fase beta), permette di scandagliare i contenuti pubblicati nel corso degli anni su Facebook, Twitter ed Instagram ed eliminare tutto quello che l'utente giudicherà inopportuno e/o potenzialmente offensivo. Ad ogni modo l'ideatore di questa applicazione è stato Ethan Czahor, un trentenne che sembra conoscere piuttosto bene la materia: assunto a Febbraio come CTO nello staff di Jeb Bush, (ex-governatore della Florida), il giovane era stato licenziato dopo appena pochi giorni, in quanto i media avevano scoperto alcuni vecchi tweet e post del suo blog, caratterizzati da contenuti sessisti, omofobi o intrisi di un humor dissacrante e politicamente scorretto. Al riguardo lo stesso Ethan Czahor ha raccontato sul sito dell'applicazione: "Dopo il college ero andato ad Hollywood per studiare improvvisazione teatrale. Usavo Twitter per testare i miei sketch, si trattava prevalentemente di contenuti umoristici indirizzati alla mia cerchia di amici. Dopo aver cambiato carriera ed ottenuto finalmente il lavoro dei miei sogni questi contenuti sono stati decontestualizzati per farmi apparire la persona che non sono, un'operazione che mi è costata la carriera. Ho creato Clear per far sì che questo non avvenga mai più a nessuno". Comunque sia l'applicazione in questione, per il momento in fase di sperimentazione, è stata progettata per individuare tutti quei contenuti ritenuti offensivi o "a rischio" che l'utente ha, appunto, disseminato nel corso del tempo sui vari Social Network; in parole povere l'applicazione funziona attraverso la ricerca di specifiche parole chiave, ad esempio analizzando tutte le frasi con riferimenti a minoranze etniche, all'orientamento sessuale o formulate in un linguaggio considerato inappropriato. Inoltre, come già anticipato e come ha ricordato lo stesso Ethan Czahor, dal momento che nessuna applicazione o servizio al momento è capace di comprendere il contesto all'interno del quale i contenuti sono stati scritti, una volta individuati tweet e post "incriminati", la loro cancellazione sarà a discrezione dell'utente. Tra l'altro Clear sviluppa anche un'indagine preliminare, elaborando una vera e propria scala di "affidabilità" degli utenti su ogni singolo Social Network. In tal proposito l'ideatore durante un'intervista della rivista TIME ha dichiarato: "La mia generazione è la prima ad avere tutta la propria vita online. Quello che è successo a me può avvenire a chiunque, in qualsiasi campo. Quello che hai scritto con leggerezza, magari 10 anni fa, resta sul Web e potrebbe essere usato in futuro contro di te". Ed i dati sembrano dargli ragione; infatti, secondo un'inchiesta dello scorso Luglio, (realizzata dal sito per la ricerca di lavoro Career Builder), circa metà delle aziende che usano i Social Network per scoprire attitudini e background dei potenziali candidati scoprono contenuti che possono portare nel 43% dei casi alla non assunzione: si tratta di dati che sono saliti abbastanza velocemente, se si considera che nel 2012 la stessa percentuale ammontava al 36%. Per di più i contenuti che influiscono maggiormente su un esito negativo del processo di selezione sono: foto considerate inappropriate, post inneggianti all'utilizzo di alcool e droghe, contenuti discriminatori ed invettive contro l'azienda precedente. Comunque sia, come già detto, Clear per adesso è disponibile in versione beta solo per i dispositivi iOS; anche se in realtà per utilizzarla occorre registrarsi sul sito ufficiale, (https://heyclear.com/), e mettersi in una lista in attesa del rilascio della versione finale. Oltretutto Ethan Czahor ha promesso che a breve l'applicazione sarà implementata su altre piattaforme e sarà resa disponibile anche per controllare i contenuti delle proprie ricerche su Google oppure i post sul proprio blog. In ogni caso l'impressione generale è che, comunque vada, la piattaforma sia solo un primo passo verso l'esigenza sempre più forte di controllare, (ed "aggiustare", qualora necessario), il flusso di contenuti digitali che ogni utente riversa quotidianamente sulla Rete.

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