Microsoft presenta Software Defined Batteries, un sistema che usa batterie multiple nello stesso dispositivo.

Tre ricercatori di Microsoft con il prototipo del Software Defined Batteries.

È risaputo che molte aziende tracciano le abitudini degli utenti per migliorare i loro servizi e per quanto si possa discutere sulla questione, un simile approccio potrebbe essere utilizzato per scopi sicuramente più utili, come, ad esempio, incrementare l'autonomia delle batterie di notebook, tablet, smartphone ed altri dispositivi. Ed è stato proprio a questo scopo che in occasione dell'edizione di quest'anno del Symposium on Operating Systems Principles, (noto con la sigla SOSP che si svolge ogni anno a Monterey, in California), i ricercatori di Microsoft hanno presentato "Software Defined Batteries", un progetto che prevede l'impiego di un sistema di batterie multiple, ognuna delle quali ottimizzata per compiti specifici: il tutto gestito in totale autonomia dal sistema operativo, che traccia le attività dell'utente. Inoltre, considerato che per garantire una durata maggiore della batteria i produttori incrementano la loro capacità, ma la tecnologia utilizzata è sempre la stessa da molti anni, i miglioramenti ottenuti in questo settore finora sono stati talmente scarsi da non poter mantenere il passo con l'evoluzione degli altri componenti, (quali processori, display ecc...). Come se non bastasse, ogni utente utilizza il proprio dispositivo in maniera differente: alcuni vogliono, ad esempio, una carica veloce prima dell'inizio di un meeting, mentre altri una carica che permetta di usare il device per tutta la durata di un volo internazionale. Per questo motivo il sistema Software Defined Batteries è stato progettato, appunto, per combinare diversi tipi di batterie ottimizzate per differenti task nello stesso dispositivo. Tuttavia, come già anticipato, in questo caso la gestione non viene affidata all'hardware, ma al sistema operativo che, dopo aver capito l'attività svolta dall'utente, assegna ad ogni task la batteria più adeguata ed efficiente; per di più il sistema sfrutta anche il cosiddetto "machine learning" per apprendere, appunto, le abitudini dell'utente ed offrire una ottimizzazione personalizzata. In sostanza, per fare un esempio pratico, il sistema può rilevare che l'utente ricarica il proprio dispositivo alle ore 14:45 di ogni giorno ed effettua una presentazione con PowerPoint ogni giorno alle ore 15:00: ciò significa che la ricarica deve essere veloce e durare abbastanza per consentire il completamento della presentazione. Un altro esempio potrebbe essere quello di utenti che usano Outlook e Word durante le ore di lavoro, e navigano su Internet e guardano video durante il viaggio di ritorno a casa ed il tempo libero: il sistema operativo deve quindi scegliere le batterie più adatte che permettano di eseguire le due attività, senza che l'utente debba ricorrere all'alimentazione elettrica. Tra l'altro, secondo Microsoft, questa tecnologia potrebbe essere sfruttata anche sulle auto elettriche, utilizzando, infine, i vari tipi di batterie già disponibili, piuttosto che aspettare l'invenzione della batteria definitiva.


Di seguito un'immagine che riassume un po' il tutto:
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