Scoperto che il litio potrebbe allungare la vita di 7-10 anni.


Per il momento gli esperimenti sono stati condotti su alcuni moscerini, ma sembra che promettano l'arrivo di una sorta di "elisir di lunga vita": una pillola anti-invecchiamento che potrebbe aiutare a vivere fino ad una decina di anni in più. In pratica si tratta di un grande avanzamento nello studio, (che va avanti da alcuni anni), di una proteina chiamata GSK-3, (noto anche come glicogeno sintasi chinasi 3), la quale è in grado di accorciare la vita naturale di un essere vivente, ma che può essere inibita attraverso il litio, una sostanza nota anche per regolare l'umore in chi soffre di disturbo bipolare. In sostanza, come già anticipato, durante i suddetti esperimenti condotti dagli scienziati dell'UCL Institute of Healthy Ageing, del Max Planck Institute for Biology of Ageing e dell'European Molecular Biology Laboratory sui moscerini della frutta, (i quali possiedono la proteina GSK-3 nel loro organismo), si è dimostrato che somministrando, appunto, basse dosi di litio, è stato possibile estendere la vita degli insetti in media del 16%. Il che ha sollevato speranze che si possa arrivare ad una pillola a base di questa sostanza, (o più probabilmente un altro farmaco simile, con meno effetti collaterali), in grado di prolungare l'esistenza umana. E, cosa forse più importante, come ha ipotizzato Jorge Ivan Castillo-Quan, principale autore dello studio pubblicato su Cell Reports, "la conoscenza di questo meccanismo potrebbe anche rivelare il segreto per evitare l'insorgenza di malattie legate all'età: Alzheimer, diabete, cancro e Parkinson". Tra l'altro il suddetto team di ricercatori ha rilevato in particolare che il litio blocca l'invecchiamento inibendo il GSK-3 ed attivando un'altra molecola chiamata NRF2, che si trova nei vermi, nelle mosche e nei mammiferi, (compreso l'uomo), e rappresenta un'importante difesa contro i danni delle cellule. Ad ogni modo lo stesso Jorge Ivan Castillo-Quan ha sottolineato che una pillola che prenda di mira il GSK-3 è improbabile che venga resa disponibile entro i prossimi 10 anni, (anzi, potrebbe non arrivare prima di diversi decenni), ma che tuttavia, una volta messa a punto, potrebbe potenzialmente aumentare la durata della vita di circa 7-10 anni. Comunque sia per il momento i ricercatori vorrebbero condurre altri studi su animali più complessi, (come, ad esempio, i topi), prima di passare ai primati ed, infine, agli esseri umani.

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