Dimostrato che la fame rende impulsivi, irrazionali e rabbiosi.


A quanto pare le decisioni, (sopratutto quelle più importanti), andrebbero prese a stomaco pieno, non solo e non tanto perché si è più lucidi, sereni e meno distratti, ma anche per una questione puramente chimica. O almeno questo è quanto ha dimostrato di recente uno studio svedese condotto su alcuni topi da laboratorio, che, anche se di certo risultano essere meno emotivi degli esseri umani, sono "schiavi" allo stesso modo di un famigerato ormone che inquina la razionalità ed il controllo sulle proprie azioni. Tra l'altro si è scoperto che questo vale non solo in fatto di cibo o in situazioni normali: disturbi ossessivo-compulsivi, dipendenza dalle droghe, iperattività e disturbi alimentari potrebbero d'ora in poi trovare una soluzione proprio agendo sul cosiddetto "ormone della fame", (noto anche con il nome scientifico grelina). In pratica si tratta di un ormone prodotto dallo stomaco in prossimità dei pasti e sostanzialmente più cresce l'appetito più diminuisce la capacità di controllare gli impulsi. Al riguardo Karolina Skibicka, alla guida del team dell'Università di Gothenburg, ha fatto notare come la grelina influenzi presumibilmente non solo le scelte di natura alimentare e come la portata della ricerca sia ben più ampia di quanto appaia. Difatti nello studio svedese, pubblicato su Neuropsychopharmacology, i ricercatori hanno insegnato alle cavie il comportamento corretto per ricevere un pasto di loro gradimento ed hanno rilevato gli effetti di un aumento della grelina, sia attraverso la sua somministrazione che attraverso una crescita naturale nei livelli ematici, (ottenuta in seguito ad un digiuno). Così facendo si è arrivati ad una conclusione abbastanza chiara: i topi carichi di grelina hanno dimostrato di non riuscire ad inibire i propri impulsi, anche quando non corrispondevano al comportamento richiesto per ottenere il cibo. Inoltre i topi affamati hanno evidenziato un'incapacità di perseguire un comportamento per loro vantaggioso e razionale in corrispondenza di un eccesso dell'ormone in questione. Ad ogni modo si tratta di risultati importanti in quanto l'intuizione dei ricercatori svedesi potrebbe portare a bersagliare proprio i recettori cerebrali della grelina in quei disturbi psichiatrici legati alla mancanza di controllo. Comunque sia per il momento sarebbe sufficiente tenere presente che, come già anticipato, nell'imminenza di decisioni importanti converrebbe non essere affamati per non farsi, infine, sviare dalla grelina, che in questi casi non è affatto un buona consigliera.

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