IRON MAIDEN: "La gente paga ancora per la musica, ma lo fa in modi diversi"; parola di Bruce Dickinson.


In questi giorni Bruce Dickinson, frontman degli Iron Maiden, durante un'intervista concessa a Press and Journal Gold Awards ha parlato della crisi dell'industria discografica, (argomento assai dibattuto tra tutti i fan della scena rock/metal; oltre che della musica in generale), fornendo una lucida analisi della situazione, paragonando l'attività delle case discografiche a quella delle industrie petrolifere e spiegando che, senza un cambiamento reale ed un adattamento ai tempi, entrambe le realtà saranno destinate alla morte. Al riguardo il cantante, "condannando" l'azione legale sostenuta alcuni anni fa proprio da alcune etichette contro i fan colpevoli di aver scaricato illegalmente musica da siti di file sharing, ha dichiarato: "Le persone non volevano essere dei ladri, erano solo entusiasti e non potevano credere alla loro fortuna". Mentre parlando del calo del greggio, (considerando che è anche pilota di aerei), ha spiegato: "È successo per l'industria musicale 10-15 anni fa. L'industria petrolifera è come l'industria discografica. Ha bisogno di guardare a ciò che sta facendo. Si tratta di un fornitore di energia. Il fatto che le etichette abbiano cominciato ad essere soppiantate dal digitale, non significa che le persone non vogliono più avere musica, ma solo che non vogliono più comprare i dischi. La gente paga ancora per la musica, ma lo fa in modi diversi, come, ad esempio, comprando le t-shirt, i biglietti per i concerti, il merchandise, anche se la musica vera e propria è quasi del tutto gratis. Ed è lo stesso per quanto riguarda l'industria petrolifera: le persone hanno ancora bisogno di energia, ma la usano e la ottengono in maniera diversa. Se l'industria del petrolio continuerà ad incaponirsi nell'estrarre risorse dal suolo, farà esattamente la fine dei dinosauri". Inoltre Bruce Dickinson, sottolineando l'importanza della diversificazione e del mantenere la base delle competenze all'interno del settore, ha, infine, concluso facendo sapere: "È necessario pensare fuori dagli schemi. Se hai qualcosa di complesso come un elicottero, ma non è necessario per trasportare i lavoratori del petrolio, magari potrebbe essere impiegato per fare qualcos'altro. Uno dei grandi "piloti" delle energie rinnovabili non è il desiderio delle persone di essere "green", è l'obbligo di essere indipendenti dagli stati instabili di tutto il mondo, che hanno un sacco di petrolio sottoterra".

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