Dimostrato che la luce può "telecomandare" il cervello e modificare i comportamenti.


A quanto pare attraverso la luce è possibile controllare singole cellule nervose e di conseguenza modificare i comportamenti; o almeno questo è quanto ha dimostrato un studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Stanford coordinato da Karl Deisseroth e da Joshua Jennings, presentato ad un convegno della Società Americana di Neuroscienze e riportato sulla rivista Nature, il quale ha applicando dei fasci laser al cervello di topi, inducendo gli animali a bere una bibita a velocità diverse. In pratica Karl Deisseroth è un pioniere della tecnica chiamata optogenetica, che utilizza, appunto, la luce per attivare e disattivare specifici neuroni, ma questa è stata la prima volta che tale tecnica viene usata per controllare un comportamento. Al riguardo Salvatore Aglioti, neuroscienziato dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ha commentato: "Si tratta di un ulteriore passo in avanti in questo campo e potrebbe aprire la strada al controllo di specifici circuiti che controllano funzioni complesse, come la tendenza all'abuso di sostanze o le relazioni sociali". Più in generale l'obiettivo della ricerca in questione è anche stato utilizzare il laser per ottenere la mappa completa e più precisa possibile delle funzioni controllate dal cervello. In sostanza i ricercatori hanno condotto l'esperimento su topi che erano stati geneticamente modificati in modo da rendere sensibili alla luce i neuroni di una regione del cervello chiamata corteccia orbitofrontale, coinvolta tra l'altro nella percezione e reazione alla ricompensa: i neuroni di questi topi contengono proteine che quando illuminate dal laser attivano le cellule. In tal proposito lo stesso Salvatore Aglioti ha proseguito affermando: "La novità è che i ricercatori americani sono riusciti con la luce laser ad accendere in modo selettivo singoli neuroni, mentre finora si potevano controllare gruppi". Difatti, come già anticipato, così facendo, quando i ricercatori hanno colpito con fasci laser, i singoli neuroni della ricompensa hanno, infine, aumentato il ritmo con cui i topi consumavano un frullato ad alto contenuto calorico.

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