In questi giorni la Bigbelly, nota compagnia americana che si occupa dell'ambiente, attraverso un progetto ribattezzato da molti "Internet of Bins", (ovvero "Internet dei bidoni", così da far eco al ben più famoso trend "Internet of Things"), sta cercando di convincere la municipalità di New York ad installare dei moduli Wi-Fi su alcuni cassonetti, in modo da renderli utili non solo per il riciclo dei rifiuti ma anche come strumento per ampliare la connettività; (cosa avvenuta nel 2014 con le cabine telefoniche). In pratica l'azienda in questione, (tra l'altro già responsabile di oltre 170 compattatori a energia solare sparsi tra New York, Philadelphia, Iowa City e Detroit ed in grado di lavorare alimentati solo dai pannelli fotovoltaici), promette di consegnare ai cittadini di New York tanti hotspot Wi-Fi gratuiti ai quali connettersi con velocità che possono arrivare anche a 50-75 megabit per secondo: cifra di poco inferiore alle connessioni in fibra che sono vicine ai 100 megabit per secondo; senza contare che il loro segnale non andrà ad interferire con quello dei grattacieli, in quanto sarà al piano terra. Inoltre il posizionamento di questi "cassonetti 2.0" sarà strategico, in quanto saranno installati nelle aree meno servite così da permettere anche ai residenti più svantaggiati di poter navigare in Rete senza spendere un dollaro. Tuttavia oltre ad Internet, i bidoni della Bigbelly avranno altre funzioni innovative capaci di facilitare il lavoro degli operatori ambientali: ad esempio, potranno avvertire i netturbini quando avranno raggiunto il limite di capacità, (tramite invio di un messaggio con scritto "I'm full", ovvero "Sono pieno"), oppure se, a causa di particolari rifiuti, nell'aria si sta spargendo un odore troppo forte. Ad ogni modo la Bigbelly ha testato due esemplari di questi bidoni già lo scorso inverno, sempre a New York, analizzandone l'attività ed il livello di segnale: soddisfatta dei risultati, l'azienda adesso si è detta pronta a portare in strada un'armata di bidoni "intelligenti" già a partire da questo autunno; servirà solo raccogliere i giusti fondi per dotare i bidoni già installati della tecnologia Wi-Fi e convincere l'amministrazione di New York, la quale potrebbe anche decidere di non farsi carico di tutte le spese di dotazione. Al riguardo i responsabili dell'azienda in questione hanno dichiarato: "Se dovessimo piazzare un bidone vicino all'ingresso di Starbucks, la catena potrebbe sostenere l'iniziativa pagando un canone in cambio della pubblicità mostrata sugli schermi laterali". Quindi, allo stesso modo, altri soggetti potrebbero sfruttare questi cassonetti per veicolare i loro messaggi: non solo annunci pubblicitari, ma anche avvisi sul traffico, meteo o situazioni d'emergenza e chissà magari un giorno ci si potrà guardare perfino il telegiornale.
In questi giorni la Bigbelly, nota compagnia americana che si occupa dell'ambiente, attraverso un progetto ribattezzato da molti "Internet of Bins", (ovvero "Internet dei bidoni", così da far eco al ben più famoso trend "Internet of Things"), sta cercando di convincere la municipalità di New York ad installare dei moduli Wi-Fi su alcuni cassonetti, in modo da renderli utili non solo per il riciclo dei rifiuti ma anche come strumento per ampliare la connettività; (cosa avvenuta nel 2014 con le cabine telefoniche). In pratica l'azienda in questione, (tra l'altro già responsabile di oltre 170 compattatori a energia solare sparsi tra New York, Philadelphia, Iowa City e Detroit ed in grado di lavorare alimentati solo dai pannelli fotovoltaici), promette di consegnare ai cittadini di New York tanti hotspot Wi-Fi gratuiti ai quali connettersi con velocità che possono arrivare anche a 50-75 megabit per secondo: cifra di poco inferiore alle connessioni in fibra che sono vicine ai 100 megabit per secondo; senza contare che il loro segnale non andrà ad interferire con quello dei grattacieli, in quanto sarà al piano terra. Inoltre il posizionamento di questi "cassonetti 2.0" sarà strategico, in quanto saranno installati nelle aree meno servite così da permettere anche ai residenti più svantaggiati di poter navigare in Rete senza spendere un dollaro. Tuttavia oltre ad Internet, i bidoni della Bigbelly avranno altre funzioni innovative capaci di facilitare il lavoro degli operatori ambientali: ad esempio, potranno avvertire i netturbini quando avranno raggiunto il limite di capacità, (tramite invio di un messaggio con scritto "I'm full", ovvero "Sono pieno"), oppure se, a causa di particolari rifiuti, nell'aria si sta spargendo un odore troppo forte. Ad ogni modo la Bigbelly ha testato due esemplari di questi bidoni già lo scorso inverno, sempre a New York, analizzandone l'attività ed il livello di segnale: soddisfatta dei risultati, l'azienda adesso si è detta pronta a portare in strada un'armata di bidoni "intelligenti" già a partire da questo autunno; servirà solo raccogliere i giusti fondi per dotare i bidoni già installati della tecnologia Wi-Fi e convincere l'amministrazione di New York, la quale potrebbe anche decidere di non farsi carico di tutte le spese di dotazione. Al riguardo i responsabili dell'azienda in questione hanno dichiarato: "Se dovessimo piazzare un bidone vicino all'ingresso di Starbucks, la catena potrebbe sostenere l'iniziativa pagando un canone in cambio della pubblicità mostrata sugli schermi laterali". Quindi, allo stesso modo, altri soggetti potrebbero sfruttare questi cassonetti per veicolare i loro messaggi: non solo annunci pubblicitari, ma anche avvisi sul traffico, meteo o situazioni d'emergenza e chissà magari un giorno ci si potrà guardare perfino il telegiornale.
Commenti
Posta un commento