Scoperto che le persone molto intelligenti hanno un rischio maggiore di disordini psicologici e fisiologici.


A quanto pare le persone molto intelligenti rischiano di più di sviluppare disordini psicologici e fisiologici, in quanto risultano essere più sensibili all'ambiente che li circonda e tendono ad essere più stressati. O almeno questo è quanto hanno rivelato alcuni ricercatori del Pitzer College che hanno condotto uno studio pubblicato sulla rivista Intelligence, affidandosi ai dati raccolti sui membri del Mensa, (vale a dire l'associazione internazionale di cui sono membri le persone con un quoziente intellettivo che raggiunge o supera il 98º percentile). In pratica, stando a quanto scoperto dagli scienziati, le persone con un quoziente intellettivo da 130 in su tendono ad essere tra le 2 e le 4 volte più a rischio di sviluppare disturbi psicologici e fisici poiché hanno un cervello ed un corpo iperconnessi con l'ambiente: questo significa che fanno fatica a gestire le emozioni scaturite dalle esperienze che vivono che per loro risultano più intense del normale. Insomma, per giungere a tale conclusione, i ricercatori californiani hanno raccolto i dati relativi a 3.715 membri del Mensa con un QI da 130 in su ed ai quali erano stati diagnosticati disturbi dell'umore, ansia, sindrome da deficit di attenzione ed iperattività, (meglio nota con la sigla ADHD), disturbo dello spettro autistico, malattia fisiche che includevano malattie autoimmuni, allergie ambientali o al cibo ed asma. Ad ogni modo dai dati raccolti, (che sono stati messi a confronto con quelli relativi ad un gruppo di persone con un QI nella norma), i ricercatori hanno scoperto dei disturbi psicologici nel 20% dei membri del Mensa presi in esame ed il 10% delle persone appartenenti al gruppo di controllo; il che dimostra che chi è molto intelligente rischia, appunto, da 2 a 4 volte di più di avere problemi. Al riguardo gli scienziati hanno, infine, concluso spiegando: "Se da un lato va ricordato che le persone con un QI molto alto tendono a rischiare meno di sviluppare malattie cardiache, ictus, cancro legato al fumo, problemi respiratori e demenza, dall'altro, però, la loro grande sensibilità ed iperconnessione con l'ambiente che li circonda li rende più sensibili e più a rischio disturbi psicologici".

Commenti