Elvis Presley: un mito che resta avvolto nel mistero anche dopo 35 anni dalla sua morte.


È proprio vero che una star del Rock'n Roll non può abbandonare questo mondo senza lasciare intorno a sé un velo di mistero. Infatti da esattamente 35 anni milioni di persone continuano a chiedersi: "Elvis Presley è davvero morto?". Al riguardo molti scrittori, musicisti, registi e fan hanno tentato a lungo di scoprire quale mistero si nasconde dietro questo intramontabile idolo del rock. In pratica era il 16 Agosto del 1977 quando i telegiornali di tutto il mondo annunciarono la morte di Elvis. Quel giorno Elvis fu ritrovato morto nel suo bagno personale a Graceland, (a Memphys), si presume per un attacco cardiaco. Tuttavia esistono dati contrastanti per quanto riguarda la causa della sua morte. Ad esempio Peter Guralnick, noto biografo di Elvis, ha affermato: "Il cantante aveva vomitato dopo essere stato colpito da infarto, a quanto pare mentre era seduto sul water". Nel suo corpo furono trovate quattordici sostanze medicinali prescrittegli dal medico personale, e dunque legalmente somministrate ad Elvis, poiché la rockstar non faceva uso di sostanze stupefacenti. Un'altra ipotesi della causa della morte di Elvis Presley è l'obesità. Difatti, stando alla stima del medico che effettuò l'autopsia sul corpo del cantante, al momento del decesso Elvis pesava circa 158 kg; aveva messo su una buona parte di quel peso nell'ultimo periodo, dato che passava il tempo seduto nella sua stanza ricorrendo al cibo per consolarsi. Per di più i medici che lo ebbero in cura avevano cercato senza successo di cambiare il regime alimentare di Elvis già nel 1974. Comunque non è trascurabile anche l'ipotesi di uno shock anafilattico provocato da una parziale allergia alla codeina, sostanza presente in dosi massicce nei farmaci contro il mal di denti di cui il cantante faceva uso durante in quei giorni. Tuttavia l'ultima ipotesi sulla sua morte venne formulata da un suo stretto conoscente, nonché suo medico personale, il dottor George Nick Nichopoulos, che durante gli ultimi 12 anni della vita di Elvis l'ha avuto in cura. In sostanza il medico ha recentemente pubblicato un libro dal titolo "The King and Dr. Nick", in cui spiega nel dettaglio la sua versione delle reali cause della morte di Elvis. Infatti, secondo il dottore, Elvis morì a causa di una costipazione cronica e per questo motivo fu trovato morto nel suo bagno. In effetti la costipazione cronica provoca un colon sproporzionato, una mobilità intestinale quasi inesistente ed anche obesità, vale a dire tutte circostanze riscontrate durante l'autopsia del cadavere. Ma nonostante tutto la voce che il cantante avesse messo in scena il tutto si sparse subito a macchia d'olio. E, secondo molti, non si può accettare la morte di un Dio, soprattutto quando i conti non tornano. Difatti in molti ancor'oggi si domandano: "Perché sulla lapide del cantante il nome inciso è "Elvis Aaron Presley" quando nei documenti il suo secondo nome è Aron? È possibile commettere un errore così grossolano?". In tal proposito, secondo alcune fonti, sul suo certificato originale di nascita si può leggere "Elvis Aaron Presley", (così come lo scrisse il medico). Tuttavia esiste anche un certificato di nascita non ufficiale che è conservato come una sorta di souvenir, nel quale è possibile leggere "Elvis Aron Presley". In ogni caso, sempre secondo le suddette fonti, quando la rockstar firmava qualcosa utilizzando anche il secondo nome, scriveva Aron e non Aaron. Inoltre anche sul suo certificato di nozze, così come sulla borsa che nella sua carriera da militare, viene riportato il nome Aron. Oltretutto un'altra domanda che in molti si pongono è: "Di chi è quella grafia che ha apposto la firma sul certificato di morte?". Al riguardo dopo diverse indagini il risultato è stato che la mano che ha firmato il documento è la stessa che firmava i suoi autografi e scriveva le sue lettere. Per di più il terzo dilemma riguarda, appunto, il peso delle sue spoglie. Difatti, come già spiegato, Elvis al momento della morte pesava sui 150 kg, ma la sua bara ne pesava soltanto 90. E dunque sottraendo circa 20 kg, che più o meno è il peso di una bara, non è possibile che il cantante pesasse solo 70/80 kg. Tuttavia nel grande polverone sollevato dalla sua morte, molti giornalisti e curiosi assediarono il Baptist Memorial Hospital-Memphys, ma nessun medico volle rilasciare dichiarazioni sull'effettiva morte del cantante. Ed a distanza di 35 anni alcuni operatori dello stesso ospedale, presenti all'arrivo della rockstar, continuano ad affermare che quell'uomo non era lui. In effetti le foto del suo corpo lo ritraggono perfetto, in pace e con i lineamenti rilassati, ma, secondo molti, quel corpo aveva qualcosa che non convinceva. Cioè era così impeccabile da risultare alquanto finto. Per questo motivo ad oggi in molti si continuano a domandare: "È possibile che in quella bara sia sepolta una statua di cera?". Numerose sono poi le segnalazioni di avvistamento e le supposizioni sulla sua vita attuale. Infatti c'è chi sostiene che Elvis si aggiri già da molto tempo nel parco della sua dimora di Graceland. Ed in particolare una donna ha raccontato di averlo incontrato, invecchiato e su una sedia a rotelle, e di avere le prove fotografiche dell'incontro. Quello scatto, che venne sottoposto all'analisi di un rinomato detective esperto in materia di identikit, avrebbe generato un responso sorprendente. Difatti, secondo l'investigatore, il volto della persona che si trovava sulla sedia a rotelle è senza alcun dubbio quello di Elvis Presley. Mentre ci sono delle ipotesi che sostengono che a causa di alcune confidenze su segreti di Stato fatte dall'allora presidente Richard Nixon, il cantante sia stato fatto fuori o messo sotto copertura nel programma di protezione testimoni dell'FBI. Inoltre c'è chi addirittura lo vede arruolato nella stessa FBI con il nome di John Carpenter, le cui iniziali J.C. starebbero per Jesus Christ. Comunque la misteriosa scomparsa del cantante ha ispirato numerose serie Tv, film, libri, fumetti, opere d'arte. Ad esempio Stephen King nel suo racconto intitolato "E hanno una band dell'altro mondo", (titolo originale: You Know They Got A Hell Of Band), ritrae Elvis Presley come sindaco della città. Oltretutto il mito del cantante rivive anche n molte serie Tv, tra cui How I Met Your Mother, alcuni episodi de I Simpson e di X-Files, dove spesso Elvis va in giro per il mondo sotto mentite spoglie. Mentre nel mondo cinema, la rappresentazione più celebre della vita dell'artista arriva nel 2002 con il film Bubba Ho-Tep - Il re è qui, in cui Bruce Campbell, interpreta un uomo rinchiuso in un ospizio che afferma di essere il vero Elvis Presley e di essersi sostituito agli inizi degli anni '70 ad un'altra persona, morta e sepolta al suo posto. In aggiunta tra le ipotesi più gettonate, spiccano la possibile origine aliena del cantante. Ipotesi che viene ripresa anche dal film Man in Black, dove l'Agente K afferma che il cantante non è morto, ma solo tornato a casa. Questa stessa ipotesi è cantata dai Dire Straits nel singolo "Calling Elvis". Comunque sia la vita del cantante è sempre stata invidiata poiché nel corso della sua carriera fu molto stimato da fan, critici e da molte altre celebrità dell'epoca come Marilyn Monroe ed i Beatles, ed ha saputo andare oltre l'arte musicale finendo per diventare una vera e propria icona della cultura pop del XX secolo. Infatti anche quest'oggi, come ogni anno, milioni di fan, e non solo, si sono recati presso parco della sua dimora di Graceland per commemorare il 35° anniversario della sua morte. Oltretutto Elvis Presley ha visto le sue canzoni approdare più volte ai vertici della Top Chart della rivista Billboard, punto di riferimento per le vendite nel mercato discografico statunitense. Mentre sul mercato britannico, il cantante piazzò 21 singoli in vetta alle classifiche di vendita, con ben 80 settimane di permanenza al primo posto. I suoi dischi 45 giri rimasero in classifica per ben 1.277 settimane, mentre i Long Playing, (più comunemente detti LP), con le sue canzoni stazionarono nella Top 10 dal Novembre del 1958 al Luglio del 1964. Comunque In 24 anni di carriera Elvis Presley, (soprannominato da molti "The Pelvis", per la sua presenza scenica ed i suoi caratteristici movimenti di bacino), pubblicò 61 album, vendendo oltre 1 miliardo di dischi in tutto il mondo ed ottenendo il record di dischi venduti da un solo cantante, record condiviso con i Beatles. Ma a quanto pare anche la sua morte, o presunta tale, gode di un fascino inarrestabile. Infatti al momento nessuno può dire con estrema certezza dove si trovi il cantante, l'unica cosa certa è che la sua storia continua ad essere piena di enigmi. Ed in ogni caso bisognerà attendere ancora alcuni anni prima che i documenti realtivi all'autopsia vengano resi pubblici, fino ad allora ognuno è libero di pensarla come vuole. Fatto sta' che, vivo o morto che sia, Elvis "The Pelvis" rimmarrà una leggenda indiscutibile del mondo del Rock 'n Roll.

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