Scoperta una nuova ed importante funzione del RNA.



Di recente nel campo della medicina è stato scoperto che alcune molecole di RNA, (acido ribonucleico), svolgono una funzione che nessuno si sarebbe mai aspettato, cioè quella di creare "falsi bersagli" per confondere e dirottare una serie di molecole che potrebbero legarsi, inattivandolo all'RNA messaggero, (la molecola che presiede alla sintesi delle proteine). Queste particolari molecole di RNA sono state chiamate RNA decoy. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista CelL, è stata frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell'Università Sapienza di Roma, nel quadro di una ricerca promossa da Telethon e dall'Associazione di genitori "Parent Project Onlus". Durante la ricerca si è scoperto che l'RNA decoy entra in azione quando è particolarmente importante che l'attività dell'RNA messaggero non venga disturbata ed in particolare nel corso di una fase fondamentale e delicata della vita della cellula, cioè quella del differenziamento. Infatti la fase di differenziamento comporta un profondo cambiamento nella cellula e richiede una produzione di proteine ben superiore al normale. Solitamente, per mantenere al giusto livello la quantità di proteine prodotte, entrano in azione particolari molecole appartenenti alla classe dei micro-RNA che si legano all'RNA messaggero e lo degradano. Se ciò però avvenisse durante il differenziamento, la cellula andrebbe incontro ad un disastro; e dunque per impedire questa evenienza interviene l'RNA decoy. Inoltre nella suddetta ricerca i biologi, oltre a scoprire l'RNA decoy, hanno in particolare dimostrato che la sua azione è fondamentale per la corretta sintesi di proteine che svolgono un ruolo chiave nella creazione di nuove cellule muscolari; infatti nei pazienti sofferenti di distrofia muscolare di Duchenne vi è a livello cellulare proprio una carenza di un particolare RNA decoy, il quale è stato denominato linc-MD1. E quindi questa scoperta ha aperto così alcune interessanti prospettive per nuove strategie terapeutiche per la cura di questa patologia. Inoltre la ricerca rappresenta un progresso nella comprensione delle funzioni di quella consistente parte del genoma umano che non è preposta alla sintesi delle proteine, ma ad altre attività, che finora erano rimaste per lo più sconosciute. Oltretutto nelle cellule di un mammifero solo una piccola percentuale del DNA da' luogo al RNA che è destinato ad essere tradotto in proteine, mentre una significativa parte di esso è trascritta in RNA non codificanti come, appunto, l'RNA decoy. Ed, infatti, proprio questo RNA non codificante sembra essere responsabile dell'aumento della complessità delle funzioni che caratterizza l'organismo dei mammiferi in generale e dell'uomo in particolare. Al riguardo la dottoressa Irene Bozzoni, che ha diretto lo studio, ha spiegato: "Una delle domande fondamentali a cui biologi molecolari e genetisti hanno da sempre cercato di rispondere è quale sia la base genetica dell'aumento della complessità funzionale dell'uomo rispetto ad organismi semplici. Gli sforzi compiuti nel sequenziamento e nell'analisi dei genomi ci hanno all'inizio sorpreso perché indicavano che tra un moscerino ed un uomo il numero di geni che producono proteine non è molto diverso, mentre ciò che aumentava proporzionalmente alla complessità era il DNA non codificante". E quindi la scoperta di questa nuova ed importante funzione dell'RNA conferma l'idea dei ricercatori, che ciò che distingue gli animali più evoluti dagli organismi più semplici non è tanto il numero delle proteine quanto la complessità dei meccanismi di regolazione.

Commenti