Facebook ha ufficializzato il raggiungimento dell'accordo per la sua privacy con la FTC.


Eccomi di nuovo qua per parlarvi dell'ormai stra-famosissimo "Social Network in Blu", Facebook e dell'accordo, riguardante le modifiche della privacy, tra il Social Network e la Federal Trade Commission statunitense, (del quale non molto tempo fa vi avevo parlato in un precedente post). Infatti, dopo alcune varie indiscrezioni, la Federal Trade Commission degli USA ha reso ufficiale il raggiungimento di questo accordo così tanto atteso con FacebookE quindi da adesso in poi prima di qualsiasi modifica alle impostazioni di condivisione, Facebook dovrà sempre chiedere il consenso dei suoi utenti. Ed, inoltre, come qualcuno sin da quando la notizia di questo accordo era venuta fuori aveva sparlato: "Facebook ha cercato in qualsiasi modo possibile di stringere questa sorta di 'trattato di pace' con la Federal Trade Commission, poiché quest'anno, prima dell'ingresso nel mercato azionario, le denunce sulla privacy erano state troppo numerose". Voci che tuttavia, dopo l'annuncio dell’IPO, (vale a dire Initial Public Offering, da 10 miliardi di dollari che avrebbe permesso al Social Network di Mark Zuckerberg di strappare una valutazione in borsa da 100 miliardi), si può dire che almeno a quei tempi erano abbastanza attendibili. Oltretutto il suddetto accordo prevede praticamente l'adozione di meccanismi di opt-in che, come vi avevo già spiegato più volte non troppo tempo fa in altri post, lasciano nelle mani degli utenti di Facebook la decisione di attivare o meno una nuova determinata impostazione che riguarda la condivisione delle proprie informazioni personali. Mentre prima di questo accordo vigevano i meccanismi opt-out e quindi queste modifiche venivano attivate per default, vale a dire in assenza di interventi espliciti, e molto spesso in maniera quasi del tutto inconsapevole per gli l'utenti che successivamente erano costretti a disattivarli manualmente. Inoltre per il Social Network si prevede, almeno fino al 2032, una serie di audizioni sulla privacy con una cadenza regolare e promosse da alcuni soggetti indipendenti. In aggiunta il suddetto accordo è stato accolto con una particolare soddisfazione dai movimenti attivisti per la privacy. Ed anche lo stesso Mark Zuckerberg, le cui precedenti dichiarazioni sulla gestione della privacy del suo Social Network avevano infastidito parecchie persone, è stato costretto ad effettuare una "retromarcia" ed ha affermato: "Sono il primo ad ammettere che abbiamo fatto parecchi errori, ma possiamo fare sempre meglio. Rimango impegnato affinché Facebook diventi protagonista nella trasparenza e nel controllo della privacy dei suoi utenti".

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