Assumere poche calorie aiuta a mantenersi giovani più a lungo! Questa è stata l'ultima scoperta di un gruppo di ricercatori di Goteborg. Infatti, secondo i loro studi, una dieta più controllata, nella quale l’apporto calorico del cibo consumato è tenuto a bassi livelli, non solo fa bene alla linea e aiuta a mantenersi in forma, ma mantiene anche giovani più a lungo, oltre che a rallentare l'insorgere di malattie come il cancro ed il diabete di tipo 2. Dunque sarebbe meglio iniziare al più presto possibile a consumare meno calorie poiché prima si inizia e prima si contrasta l'invecchiamento. Comunque, durante il suddetto studio, i ricercatori dell'Università di Goteborg, in Svezia, del dipartimento di biologia molecolare e cellulare, hanno studiato, infatti, le funzioni di uno specifico enzima, vale a dire la perossiredossina 1, che sarebbe, appunto, il protagonista del rallentamento del processo di invecchiamento. Il suddetto enzima, infatti, è necessario per ridurre il perossido di idrogeno e per attivare funzioni antiossidanti delle cellule. Inotre proprio grazie agli antiossidanti, (contenuti notoriamente anche in alcuni alimenti, come le mele, l'aglio e molte verdure), è possibile proteggere il proprio corpo dai segni della vecchiaia quali per esempio, la degenerazione delle cellule e dei tessuti. Inoltre, durante gli studi, è risultato che con l'avanzare dell'età, l'enzima perossiredossina 1 viene danneggiato e rallenta così le sue funzioni. È stato scoperto però che esiste un secondo enzima chiamato Srx 1 in grado di andare a riparare il primo e quindi può rimetterlo in funzione. Dunque sarebbe proprio la riduzione delle calorie assunte a permettere la produzione di questo enzima "riparatore naturale", innescando in questo modo un processo di salvaguardia dei tessuti e delle funzioni vitali ed, inoltre, contrastando l'invecchiamento generale. E dunque, sempre secondo i ricercatori, per avviare questo naturale processo di salvaguardia della propria salute, è necessario ridurre l'apporto calorico totale giornaliero. Ovviamente senza privarsi dei nutrienti fondamentali per la salute del proprio corpo. E, come ha sostenuto la ricerca, il modo migliore per far ciò sarebbe quello di ridurre gradualmente l'assunzione di zuccheri e proteine, ricordandosi però di non privarsene totalmente e di continuare ad assumere regolarmente anche i minerali e le vitamine. Oltretutto l'insufficienza dell'enzima perossiredossina 1, una volta danneggiato, potrebbe portare anche all'insorgere di alcune malattie come, appunto, il cancro ed il diabete di tipo 2. Per questo motivo è fondamentale riuscire a mantenerlo in funzione il più a lungo possibile anche attraverso un regime calorico controllato ed una dieta variegata. E non solo, infatti, le perossiredossine aiuterebbero la prevenzione di alcuni danni risultanti dall'aggregazione delle proteine responsabili a loro volta di alcune patologie come ad esempio, il morbo di Parkinson e l'Alzheimer, che sono frequenti nel corso della vecchiaia.
Assumere poche calorie aiuta a mantenersi giovani più a lungo! Questa è stata l'ultima scoperta di un gruppo di ricercatori di Goteborg. Infatti, secondo i loro studi, una dieta più controllata, nella quale l’apporto calorico del cibo consumato è tenuto a bassi livelli, non solo fa bene alla linea e aiuta a mantenersi in forma, ma mantiene anche giovani più a lungo, oltre che a rallentare l'insorgere di malattie come il cancro ed il diabete di tipo 2. Dunque sarebbe meglio iniziare al più presto possibile a consumare meno calorie poiché prima si inizia e prima si contrasta l'invecchiamento. Comunque, durante il suddetto studio, i ricercatori dell'Università di Goteborg, in Svezia, del dipartimento di biologia molecolare e cellulare, hanno studiato, infatti, le funzioni di uno specifico enzima, vale a dire la perossiredossina 1, che sarebbe, appunto, il protagonista del rallentamento del processo di invecchiamento. Il suddetto enzima, infatti, è necessario per ridurre il perossido di idrogeno e per attivare funzioni antiossidanti delle cellule. Inotre proprio grazie agli antiossidanti, (contenuti notoriamente anche in alcuni alimenti, come le mele, l'aglio e molte verdure), è possibile proteggere il proprio corpo dai segni della vecchiaia quali per esempio, la degenerazione delle cellule e dei tessuti. Inoltre, durante gli studi, è risultato che con l'avanzare dell'età, l'enzima perossiredossina 1 viene danneggiato e rallenta così le sue funzioni. È stato scoperto però che esiste un secondo enzima chiamato Srx 1 in grado di andare a riparare il primo e quindi può rimetterlo in funzione. Dunque sarebbe proprio la riduzione delle calorie assunte a permettere la produzione di questo enzima "riparatore naturale", innescando in questo modo un processo di salvaguardia dei tessuti e delle funzioni vitali ed, inoltre, contrastando l'invecchiamento generale. E dunque, sempre secondo i ricercatori, per avviare questo naturale processo di salvaguardia della propria salute, è necessario ridurre l'apporto calorico totale giornaliero. Ovviamente senza privarsi dei nutrienti fondamentali per la salute del proprio corpo. E, come ha sostenuto la ricerca, il modo migliore per far ciò sarebbe quello di ridurre gradualmente l'assunzione di zuccheri e proteine, ricordandosi però di non privarsene totalmente e di continuare ad assumere regolarmente anche i minerali e le vitamine. Oltretutto l'insufficienza dell'enzima perossiredossina 1, una volta danneggiato, potrebbe portare anche all'insorgere di alcune malattie come, appunto, il cancro ed il diabete di tipo 2. Per questo motivo è fondamentale riuscire a mantenerlo in funzione il più a lungo possibile anche attraverso un regime calorico controllato ed una dieta variegata. E non solo, infatti, le perossiredossine aiuterebbero la prevenzione di alcuni danni risultanti dall'aggregazione delle proteine responsabili a loro volta di alcune patologie come ad esempio, il morbo di Parkinson e l'Alzheimer, che sono frequenti nel corso della vecchiaia.
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