La notizia risale a qualche giorno fa e riguarda Gabriele Paolini, il famoso disturbatore dei telegiornali ed altri programmi televisivi. In pratica lo scorso Venerdì, 11 Maggio 2012, il tribunale di Roma lo ha condannato a scontare 6 mesi di carcere più il risarcimento della cifra di trentamila euro per le parti civili, vale a dire tre giornalisti Mediaset finiti nel suo obiettivo durante le sue consuete irruzioni in diretta Tv; anche se l'accusa ne aveva chiesti novemila. Al riguardo lo stesso Gabriele Paolini ha affermato: "Una sentenza feroce. È la prima volta che mi condannano ad un salasso del genere". Infatti il noto disturbatore finora aveva incassato 1.500 denunce, una vagonata di sentenze di assoluzioni e soltanto due condanne in Cassazione. Tutta roba di poco conto se messe a confronto con quest'ultima condanna. In sostanza ne aveva ricevuta una l'8 Marzo del 2006 di tre mesi di carcere per l'interruzione del pubblico servizio durante un collegamento televisivo RAI in diretta da palazzo Chigi, nel corso del quale Gabriele Paolini si era posto alle spalle di un giornalista con un cartello giudicato offensivo del prestigio del presentatore Pippo Baudo, ed una multa di 240 euro per molestie; mentre il 19 Ottobre del 2010 sempre il tribunale di Roma lo aveva condannato a due anni ed otto mesi di reclusione per tentata estorsione, calunnia, diffamazione e molestie, tutte pene che però sono state successivamente sospese. Comunque questa volta il disturbatore davanti ai giudici si è fatto accompagnare della madre. Ed è stata a lei, una signora bionda con i capelli freschi di parrucchiere, elegante e composta, che Gabriele Paolini si è rivolto non appena ascoltata la sentenza, sostenendo: "Mamma non ti preoccupare, ci sono tre gradi di giudizio". E la madre gli ha subito risposto: "Tanto te la sbrighi tu". E poi durante un'intervista ha dichiarato: "Io, il papà, un militare vecchio stile e le tre sorelle, tutte più grandi di lui, abbiamo lottato finché abbiamo potuto, ora non abbiamo più la forza. Anziché andare al mare, preferisce stare lì dietro. Che fare allora? Ha questo pallino, ma non è un delinquente". Per di più l'avvocato Andrea Righi, il legale di parte civile della R.T.I spa, ha rivolto un appello a Gabriele Paolini, chiedendogli : "Ti prego Paolini finiscila. Sai che ti dico: fallo per me". Al che dai banchi del tribunale la madre di Paolini ha subito replicato: "Prima di farlo per lei, lo dovrebbe fare per me". Comunque il più famoso dei disturbatori ha voluto tranquillizzare tutti, sostenendo: "Non mi fermerà nessuno. Perché? È il calore che ho in tutta Italia, dovunque io vada, che mi spinge". E quindi, stando a quanto dichiarato da Gabriele Paolini, sarebbe tutta colpa dei telespettatori. Anche se il caso è molto più serio. Infatti non appena spunta lui i tecnici Tv sono costretti a trasformarsi in buttafuori, ed ai telecronisti saltano i nervi. E dunque in una frazione di secondo il disturbatore Paolini riesce a rendere inutile il lavoro di un'intera giornata. Eppure Massimiliano Kornmuller e Lorenzo Lamarca, i legali di Gabriele Paolini, (che peraltro vengono pagati dallo Stato con il gratuito patrocinio poiché il disturbatore risulta nullatenente), hanno garantito: "Non farà mai un'ora di galera. Non c'è pericolosità sociale". Per di più Massimiliano Kornmuller, per provare a scagionarlo, ha citato persino il codice di Hammurabi. Infatti ha dichiarato: "Paolini ha avuto tre assoluzioni definitive in Cassazione per l'articolo 340 del Codice Penale. È come se fosse un sumero che va a vedere la stele con i diritti e dei doveri elencati. A lui è stato detto e confermato per ben tre volte che nei suoi "blitz Tv" non commette reati, è questa la sua consapevolezza". Tuttavia subito dopo la condanna Gabriele Paolini ha salutato e se n'è andato, sostenendo: "Devo fare prima un salto a Casal de' Pazzi, a casa, ed alle 20:00 devo stare a piazza San Pietro, c'è il TG 1". Ed ha, infine, spiegato: "A proposito l'unica cosa che non mi ha perdonato mia madre è il condom mostrato vicino a Giovanni Paolo II". Infatti in quell'occasione gli ha tolto il saluto per una settimana.
La notizia risale a qualche giorno fa e riguarda Gabriele Paolini, il famoso disturbatore dei telegiornali ed altri programmi televisivi. In pratica lo scorso Venerdì, 11 Maggio 2012, il tribunale di Roma lo ha condannato a scontare 6 mesi di carcere più il risarcimento della cifra di trentamila euro per le parti civili, vale a dire tre giornalisti Mediaset finiti nel suo obiettivo durante le sue consuete irruzioni in diretta Tv; anche se l'accusa ne aveva chiesti novemila. Al riguardo lo stesso Gabriele Paolini ha affermato: "Una sentenza feroce. È la prima volta che mi condannano ad un salasso del genere". Infatti il noto disturbatore finora aveva incassato 1.500 denunce, una vagonata di sentenze di assoluzioni e soltanto due condanne in Cassazione. Tutta roba di poco conto se messe a confronto con quest'ultima condanna. In sostanza ne aveva ricevuta una l'8 Marzo del 2006 di tre mesi di carcere per l'interruzione del pubblico servizio durante un collegamento televisivo RAI in diretta da palazzo Chigi, nel corso del quale Gabriele Paolini si era posto alle spalle di un giornalista con un cartello giudicato offensivo del prestigio del presentatore Pippo Baudo, ed una multa di 240 euro per molestie; mentre il 19 Ottobre del 2010 sempre il tribunale di Roma lo aveva condannato a due anni ed otto mesi di reclusione per tentata estorsione, calunnia, diffamazione e molestie, tutte pene che però sono state successivamente sospese. Comunque questa volta il disturbatore davanti ai giudici si è fatto accompagnare della madre. Ed è stata a lei, una signora bionda con i capelli freschi di parrucchiere, elegante e composta, che Gabriele Paolini si è rivolto non appena ascoltata la sentenza, sostenendo: "Mamma non ti preoccupare, ci sono tre gradi di giudizio". E la madre gli ha subito risposto: "Tanto te la sbrighi tu". E poi durante un'intervista ha dichiarato: "Io, il papà, un militare vecchio stile e le tre sorelle, tutte più grandi di lui, abbiamo lottato finché abbiamo potuto, ora non abbiamo più la forza. Anziché andare al mare, preferisce stare lì dietro. Che fare allora? Ha questo pallino, ma non è un delinquente". Per di più l'avvocato Andrea Righi, il legale di parte civile della R.T.I spa, ha rivolto un appello a Gabriele Paolini, chiedendogli : "Ti prego Paolini finiscila. Sai che ti dico: fallo per me". Al che dai banchi del tribunale la madre di Paolini ha subito replicato: "Prima di farlo per lei, lo dovrebbe fare per me". Comunque il più famoso dei disturbatori ha voluto tranquillizzare tutti, sostenendo: "Non mi fermerà nessuno. Perché? È il calore che ho in tutta Italia, dovunque io vada, che mi spinge". E quindi, stando a quanto dichiarato da Gabriele Paolini, sarebbe tutta colpa dei telespettatori. Anche se il caso è molto più serio. Infatti non appena spunta lui i tecnici Tv sono costretti a trasformarsi in buttafuori, ed ai telecronisti saltano i nervi. E dunque in una frazione di secondo il disturbatore Paolini riesce a rendere inutile il lavoro di un'intera giornata. Eppure Massimiliano Kornmuller e Lorenzo Lamarca, i legali di Gabriele Paolini, (che peraltro vengono pagati dallo Stato con il gratuito patrocinio poiché il disturbatore risulta nullatenente), hanno garantito: "Non farà mai un'ora di galera. Non c'è pericolosità sociale". Per di più Massimiliano Kornmuller, per provare a scagionarlo, ha citato persino il codice di Hammurabi. Infatti ha dichiarato: "Paolini ha avuto tre assoluzioni definitive in Cassazione per l'articolo 340 del Codice Penale. È come se fosse un sumero che va a vedere la stele con i diritti e dei doveri elencati. A lui è stato detto e confermato per ben tre volte che nei suoi "blitz Tv" non commette reati, è questa la sua consapevolezza". Tuttavia subito dopo la condanna Gabriele Paolini ha salutato e se n'è andato, sostenendo: "Devo fare prima un salto a Casal de' Pazzi, a casa, ed alle 20:00 devo stare a piazza San Pietro, c'è il TG 1". Ed ha, infine, spiegato: "A proposito l'unica cosa che non mi ha perdonato mia madre è il condom mostrato vicino a Giovanni Paolo II". Infatti in quell'occasione gli ha tolto il saluto per una settimana.
Commenti
Posta un commento