Il governo iraniano censura Google e Gmail e si prepara a lanciare un proprio servizio Internet.


D'ora in poi per gli abitanti dell'Iran l'accesso al più grande motore di ricerca del web e ad uno dei client di posta elettronica più utilizzate nel mondo non sarà più possibile. Infatti il governo iraniano in questi giorni ha imposto uno stop a Google ed a Gmail, preparandosi a lanciare un proprio servizio Internet nazionale, naturalmente sotto il suo esclusivo controllo. La cosa curiosa è che questa censura è stata annunciata tramite un SMS inviato a tutti i cellulari dal consigliere della Procura iraniana, Abdolsamad Khoramabadi, nel quale c'era scritto: «A causa delle continue richieste del popolo l'accesso a Google e Gmail verrà filtrato a livello nazionale. E così sarà fino ad ulteriore comunicazione». Inoltre le restrizioni non sono state comunicate anche dallo stesso Google tramite delle e-mail, ma molti iraniani hanno riscontrato difficoltà di accesso a Gmail; fatta eccezione per coloro che hanno utilizzato il software VPN, (acronimo di Virtual Private Network), che sono riusciti a superare la suddetta censura. Oltretutto già nel mese di Febbraio di quest'anno le autorità iraniane avevano temporaneamente bloccato l'accesso a Google ed a Gmail, in occasione della vigilia delle elezioni parlamentari di Marzo. Mentre YouTube, il più famoso sito di video sharing, (anch'esso di proprietà di Google), è stato censurato diverse volte a partire dalla metà del 2009 dopo le proteste e le forti accuse di frode elettori per l'elezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Per di più anche Facebook, (il famoso Social Network in Blu), e Twitter, (il famoso Social Network dai 140 caratteri), vengono ripetutamente bloccati. Inoltre nei giorni scorsi alcuni media occidentali, tra cui il Washington post, avevano diffuso la notizia che il governo iraniano, per limitare l'influenza occidentale e difendersi dai cyberattacchi, sembrava aver messo a punto gli elementi necessari alla realizzazione di una rete Internet nazionale. Il tutto per avere un maggior controllo sulle informazioni online. Oltretutto il suddetto il quotidiano americano riportava la notizia in questione, facendo notare che il tentativo di realizzare una rete Internet autonoma va avanti in Iran da oltre un decennio. Ma lo studio del progetto è stato intensificato dopo i recenti attacchi informatici contro il programma nucleare iraniano e sarebbe a questo punto quasi ultimato. Infatti il mese scorso, sempre secondo il Washington post, i ministri iraniani della Comunicazione e delle Informazioni avevano svelato il piano di mettere offline i dati delle principali agenzie del Paese, per poi trasferirli sulla nuova rete entro la fine di Settembre. In pratica questa nuova rete sarebbe stata realizzata con il contributo del gigante cinese dell'informatica Huawei. Al riguardo Mohammad Soleimani, uno dei dirigenti della commissione Comunicazioni del parlamento iraniano, ha confermato questo tentativo di "istituire un internet nazionale"; tuttavia ha anche precisato che questo non impedirà comunque l'accesso alla rete mondiale. Difatti ha spiegato: "Tagliare l'accesso ad Internet non è assolutamente possibile o auspicabile e sarebbe come se decidessimo di imporci delle sanzioni da soli; non sarebbe logico".

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