Motorola annuncia "Project Ara", progetto con cui saranno prodotti i primi smartphone "fai da te".


In questi giorni Motorola ha annunciato di essere al lavoro su Project Ara, vale a dire una nuova iniziativa che si pone lo scopo di creare degli smartphone modulari, componibili e aggiornabili nel tempo. In pratica si tratta di una piattaforma hardware aperta e realizzabile con componenti modulari: un progetto ambizioso che vorrebbe ripercorrere la scia di PhoneBlocks, ovvero quello smartphone assemblabile che qualche settimana fa aveva catturato l'attenzione del pubblico della e stampa. Ad ogni modo con Project Ara l'utente potrà decidere come creare il proprio smartphone, scegliendo tra diversi moduli separati e anche aggiornabili in un secondo momento. Ciò significa che la Motorola Mobility, (ovvero la divisione dell'azienda statunitense acquistata da Google), darà la possibilità di costruirsi uno smartphone "su misura". Infatti ogni dispositivo sarà dotato di uno "scheletro" che terrà insieme tutte le diverse componenti, perciò il possessore di tale dispositivo potrà scegliere lo schermo, la fotocamera e tutte le altre componenti hardware, e potrà anche sostituirle con altri tipi ogni volta che vorrà: il tutto semplicemente sostituendo dei blocchi che non hanno alcun vincolo di produttore. In sostanza l'obiettivo della Motorola sarebbe quello di "creare smartphone unici e del tutto personalizzabili che facciano per l'hardware ciò che la piattaforma Android ha fatto per il software", i quali andranno a soddisfare appieno le esigenze dei singoli utenti. E dunque se già con il Moto X, (vale a dire il primo smartphone prodotto da Motorola Mobility; presentato lo scorso 1 Agosto), l'azienda aveva iniziato ad offrire la possibilità di sceglierne l'estetica ed i materiali, adesso si parla di un ulteriore passo in avanti sul fronte della personalizzazione: per esempio, chi vorrà un prodotto più potente potrà scegliere le migliori CPU, GPU e RAM, e se allo stesso tempo vorrà puntare anche su una fotocamera di alta qualità, potrà cambiarne il modulo quando vuole; insomma le possibilità sono teoricamente infinite. Infatti al riguardo Motorola ha sottolineato che: "I moduli possono essere qualsiasi cosa"; il che significa che ad esempio si potrà scegliere una nuova batteria o tastiera, o perfino di aggiungere dei componenti piuttosto insoliti per uno smartphone, come, ad esempio, un pulsiossimetro. Per di più la Motorola Mobility sarebbe intenzionata a lavorare a stretto contatto con gli sviluppatori per iniziare a creare i moduli, e stima che la versione alpha del kit di sviluppo sarà pronta già a partire da questo inverno; considerando che è già da un anno che la compagnia si è messa a lavoro sul Project Ara. In tal proposito Paul Eremenko, facente parte del team che si sta occupando di tale progetto, ha spiegato: "Vogliamo sviluppare un vibrante ecosistema di sviluppo, abbattere le barriere d'ingresso, aumentare il ritmo dell'innovazione ed accorciare in modo rilevante i tempi di sviluppo. Il nostro obiettivo è quello di creare un rapporto più ponderato, espressivo ed aperto tra gli utenti, gli sviluppatori ed i loro dispositivi. Vogliamo darvi il potere di decidere che cosa fa il vostro dispositivo, come appare, di che cosa è fatto, quanto costa e quanto tempo lo terrete". Comunque sia, infine, chiunque fosse interessato e volesse far parte della squadra che per prima avrà la possibilità di creare uno smartphone modulare tutto suo potrà già iscriversi al programma Ara Scout, già avviato sul sito ufficiale di Motorola.

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