ARIANNA, la prima applicazione per non vedenti che funzione come un "bastone virtuale".


Ai giorni d'oggi negli store dei vari sistemi operativi per smartphone si possono trovare diverse applicazioni che permettono ai non vedenti ed agli ipovedenti di accedere a varie informazioni, attraverso il tocco delle dita ed i suoni. Tra queste ci sono le applicazioni progettate per la navigazione pedonale, le quali forniscono indicazioni audio sui percorsi, ma in alcuni casi l'ascolto è reso difficoltoso dai rumori esterni; senza contare il fatto che spesso il GPS non funziona all'interno degli edifici. Ed è stato per questi motivi che di recente alcuni ricercatori dell'Università degli Studi di Palermo hanno ben pensato di sviluppare un'apposita applicazione, che andrà a risolvere tali problemi. In pratica il nome che Pierluigi Gallo ed i suoi colleghi hanno scelto è stato ARIANNA, ispirandosi al mito greco di Arianna e Teseo. Infatti si narra che per aiutare Teseo a ritrovare la via d'uscita del labirinto dopo aver ucciso il Minotauro, la sua amata Arianna gli consegnò un gomitolo di lana. Il che rappresenta perfettamente la condizione in cui i non vedenti sono obbligati a vivere: un labirinto di oscurità, dove l'unico modo per uscire è creare una "mappa virtuale" dell'ambiente. E questo è stato l'obiettivo che i ricercatori hanno raggiunto con ARIANNA, (acronimo di "pAth Recognition for Indoor Assisted NavigatioN with Augmented perception"). In sostanza durante i primi test, prima di tutto è stato creato un percorso mediante del nastro colorato incollato sul pavimento. Successivamente l'applicazione in questione, sfruttando la fotocamera integrata nello smartphone, è riuscita ad individuare il tracciato, mentre l'utente doveva tenere un dito sullo schermo. Dunque quando la linea fatta con il nastro veniva a trovarsi sotto il dito, lo smartphone emetteva una vibrazione, fornendo così un'indicazione tattile. Muovendo lo smartphone, il non vedente poteva seguire la linea, nello stesso modo in cui generalemente userebbe il bastone. O almeno questi sono stati i risultati ottenuti  durante un workshop al Massachusetts Institute of Technology, (noto anche con la sigla MIT), organizzato dalla Fondazione Andrea Bocelli. Ad ogni modo, secondo le aspettative dei ricercatori, lungo il percorso potranno anche essere posizionati dei QR code che daranno all'utente ulteriori informazioni, come ad esempio: la presenza di diramazioni, bar, negozi o toilette. Infatti i piani futuri dei ricercatori prevedono anche l'utilizzo di linee ad infrarossi, che potranno essere rilevate dalle fotocamere degli smartphone. Perciò ARIANNA potrebbe rappresentare un grande aiuto per i non vedenti e gli ipovedenti, considerando, infine, che le apparecchiature per questo tipo di disabilità sono molto costose, mentre uno smartphone ha un prezzo piuttosto basso e quindi l'applicazione sarà accessibile a tutti.

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