Purtroppo l'epilessia è una di quelle patologie di cui ne esistono di diversi tipi e che non è semplice da tenere a bada se non con farmaci molto forti, anche in fatto di effetti collaterali. Ma di recente un nuovo studio condotto a Taiwan presso la Kaohsiung Medical University ha messo in evidenza il possibile ruolo della musica proprio nel trattamento delle convulsioni causate da questa patologia. In particolare sono stati tratti ottimi benefici dall'ascolto del concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in La maggiore K 488, composto da Wolfgang Amadeus Mozart per le Accademie Viennesi della Quaresima nel 1786. In pratica tramite lo studio in questione, (che è stato condotto perché di norma non esistono metodi efficaci per ridurre il rischio di recidiva in seguito alla prima crisi epilettica non provocata), si è potuto constatare come, appunto, l'ascolto della sonata per piano K. 488 di Mozart potrebbe ridurre il rischio di ricaduta. In sostanza per arrivare a simili conclusioni, sono stati reclutati 48 bambini, (che avevano già subìto almeno una crisi epilettica con scariche epilettiformi), i quali sono poi stati divisi due gruppi di 24 bambini in maniera del tutto casuale. Insomma uno di questi gruppi è stato destinato all'ascolto della suddetta sonata, (composta da 3 movimenti: Allegro; Adagio; ed Allegro assai), ogni sera prima di andare a dormire, per un totale di sei mesi; mentre l'altro gruppo è stato preso come "gruppo di controllo". Tuttavia dai gruppi sono stati esclusi due pazienti per motivi strettamente personali; di conseguenza al termine dello studio vi erano 46 pazienti, all'89% dei quali era stata diagnostica un'epilessia idiopatica. Ad ogni modo dai risultati dello studio, ottenuti anche tramite EEG, (mettendo a confronto quello effettuato prima con quello effettuato dopo l'ascolto), e pubblicati dai suoi autori, (Lung-Chang Lin, Mei-Wen Lee, Ruey-Chang Wei, Hin-Kiu Mok e Rei-Cheng Yang), sul BMC Complementary and Alternative Medicine, è emerso che il tasso di recidive è stato significativamente inferiore nel gruppo che si era sottoposto all'ascolto della sonata per piano K. 488 di Mozart, rispetto a quello di controllo. Inoltre la maggior parte delle riduzioni si sono verificate dopo un mese, due mesi e 6 mesi di ascolto. Al riguardo gli autori hanno specificato che: "Il numero dei casi è stato comunque limitato e non sono stati verificati i momenti in cui i bambini avrebbero dovuto ascoltare la musica, tuttavia non si può non notare l'incredibile effetto che è stato ottenuto". Ed hanno, infine, concluso spiegando: "Crediamo che la sonata K.448 di Mozart potrebbe essere un trattamento promettente come alternativa nei pazienti con prime convulsioni non provocate e EEG anormali. Comunque dovrebbero essere condotti ulteriori studi su larga scala per confermare quest'effetto".
Di seguito il concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in La maggiore K 488:
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