Di recente un team di ricercatori della Research School of Astronomy and Astrophysics, (nota anche con la sigla RSAA), dell'Australian National University, (nota anche con l'acronicmo ANU), guidato dall'astronomo Stefan Keller, ha annunciato di aver scoperto quella che sembra proprio essere la stella più antica dell'universo, o almeno di quella porzione di universo che con le tecnologie moderne ci è dato conoscere. In pratica SM0313, (questo il nome in codice dato alla stella in questione; il cui nome completo è: SMSS J031300.36-670839.3), si sarebbe formata solo, si fa per dire, 100-200 milioni di anni dopo il cosiddetto Big Bang, ovvero circa 13,6 miliardi di anni fa. Inoltre il corpo celeste è situato a circa 6.000 anni luce dalla Terra, all'interno della Via Lattea, e più precisamente a sud della costellazione Dorado ed all'interno della costrellazione Hydrus. Per di più, secondo quanto ipotizzato dai ricercatori, pare che si tratti di una stella di tipo Population II, vale a dire formata dai resti di una delle prime supernovae, e caratterizzata da una massa pari a circa 60 volte quella del Sole. Ad ogni modo la scoperta è stata effettuata in un centro d'osservazione nel Nuovo Galles del Sud, grazie all'impiego del potente telescopio SkyMapper; e si tratta di un importante passo in avanti, in quanto le informazioni raccolte potranno essere impiegate in futuro per cercare oggetti ancora più antichi che popolano lo spazio, contribuendo così a meglio definire o confutare le teorie che riguardano l'origine e l'evoluzione dell'intero universo. Al riguardo gli stessi ricercatori hanno spiegato: "Una prima stella è scomparsa in una supernova e, in seguito, i gas sprigionati si sono mischiati a quelli già presenti nelle vicinanze. Una volta raffreddati, hanno dato vita ad una stella, la stessa che stiamo osservando in questo momento". Comunque sia, anche se la luce emessa da questa stella è molto debole, chiunque fosse interessato può improvvisarsi astronomo e mettersi alla ricerca della stella più antica dell'universo, seguendo le indicazioni riportate sul sito del National Geographic. Infatti, secondo Stefan Keller, chiunque sia in possesso di un buon telescopio sarà in grado di individuare SM0313 nella volta celeste, ma sfortunatamente soltanto se si trova nell'emisfero australe.
Di seguito alcune immagini:
...ed un video relativo a SM0313:
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