AVAST: "Abbandonare Windows XP è un grande sbaglio".


Come già noto da tempo, tra esattamente 20 giorni terminerà definitivamente il supporto da parte di Microsoft per quanto riguarda Windows XP e sarà proprio allora che inizieranno i problemi. Infatti, in base alle ultime statistiche di Net Applications, il vecchio sistema operativo possiede un cosiddetto "market share" vicino al 30%, quindi il rischio di un'invasione di malware è molto elevato. Per questo motivo, secondo Ondrej Vlcek, Chief Operations Officer di AVAST Software: "Abbandonare Windows XP è un grande sbaglio"; soprattuto perché Microsoft non è riuscita a convincere gli utenti "più affezionati" ad effettuare lo switch ad un sistema operativo più moderno. Difatti i dati raccolti hanno mostrato che il 23,6% dei 211 milioni di utenti Avast! utilizza ancora Windows XP, mentre il 21,5% utilizza Internet Explorer 8, ovvero l'ultima versione del browser compatibile con questo sistema operativo. Inoltre in generale è stato rilevato che per gli utenti Windows XP esiste una probabilità di essere attaccati sei volte maggiore rispetto agli utenti Windows 7; motivo per il quale a partire dal prossimo 9 Aprile inizierà una vera è propria caccia ai computer non più aggiornati da parte dei cybercriminali, i quali cercheranno di sfruttare le vulnerabilità per rubare informazioni sensibili, (come: password, numeri carte di credito, ecc...), in modo da poterle vendere al mercato nero. Insomma l'abbandono di Windows XP da parte di Microsoft avrà conseguenze negative per tutti, considerando che ad oggi decine di milioni di Pc, (dotati del suddetto sistema operativo), sono connessi ad Internet ed ognuno di loro con l'interruzione del supporto diventerà un facile e potenziale bersaglio degli hacker che li utilizzaranno come "ponte" per attaccare tutti gli altri sistemi operativi di casa Microsoft. Per di più i Pc casalinghi non sono gli unici dispositivi che saranno colpiti dalla sospensione del supporto: il 95% dei cosiddetti "Automated Teller Machine", (noti anche con la sigla ATM), di tutto il mondo usa ancora Windows XP; molti studi medici conservano le informazioni riservate dei pazienti su computer dotati di questo sistema operativo; ed anche i cosiddetti "Point of sale", (conosciuti anche con la sigla POS), eseguono versioni specifiche del sistema operativo in questione. Per tutti questi motivi AVAST ha, infine, deciso di supportare Windows XP per altri tre anni, sviluppando moduli di protezione ad hoc per bloccare i malware creati per sfruttare le vulnerabilità che, dall'8 Aprile in poi, non verranno più risolte tramite patch; non a caso le più recenti versioni dell'antivirus sono state ottimizzate per funzionare al meglio su vecchi Pc dotati ancora di Windows XP.

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