La DARPA avvia ElectRx, un programma che utilizzerà i nanobot per "l'auto-guarigione".


A quanto pare di recente la DARPA, (acronimo di Defense Advanced Research Projects Agency), avrebbe avviato un programma denominato ElectRx, (noto anche con il nome Electrical Prescriptions), con il quale avrebbe intensione di sviluppare nuove terapie che permetteranno al corpo umano di guarire senza ricorrere alla medicina tradizionale. In pratica gli scienziati della prestigiosa agenzia governativa americana vogliono realizzare una sorta di "sistema a ciclo chiuso" che andrebbe a risolve i problemi di salute, (inizialmente dei soldati), stimolando la loro risposta immunitaria; trattamento che avverrà, (come nel mondo della fantascienza: ad esempio, in Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots), mediante i cosiddetti nanobot, ovvero piccoli sensori iniettati direttamente nel flusso sanguigno. In sostanza il tutto si basa sul fatto che il sistema nervoso periferico controlla costantemente lo stato degli organi interni ed aiuta a regolare le risposte biologiche alle infezioni, alle lesioni ed alle malattie: quando questo processo di regolazione non funziona correttamente, i segnali nervosi possono accentuare una condizione, causando dolore, infiammazioni e disfunzioni immunitarie. Ed è proprio in questi casi che ElectRx avrà lo scopo di risolvere i problemi di salute attraverso la modulazione del sistema nervoso periferico. Al riguardo Doug Weber, program manager della DARPA, ha fatto sapere come il programma potrebbe cambiare il modo in cui i dottori diagnosticano, monitorano e trattano una malattia, spiegando: "Invece di usare i farmaci, noi immaginiamo un sistema a ciclo chiuso che funziona concettualmente come un piccolo pacemaker intelligente. Il sistema valuta continuamente le condizioni e fornisce stimoli su misura per mantenere sana la funzione degli organi, aiutando i pazienti a rimanere in buona salute con i propri sistemi immunitari". Tra l'altro le tecnologie che verranno sviluppate durante il programma ElectRx permetteranno di trattare diverse malattie infiammatorie, come, ad esempio l'artrite reumatoide, la sindrome da risposta infiammatoria sistemica e le malattie infiammatorie croniche intestinali. Così come potranno essere trattate anche l'epilessia, il trauma cranico, il disturbo post-traumatico da stress e la depressione. Tuttavia per ottenere un tale risultato dovranno essere realizzati biosensori avanzati e nuovi dispositivi ottici, acustici ed elettromagnetici che vadano ad agire direttamente sul fascio di nervi che controlla la funzione degli organi. Infatti se è vero che ad oggi sono già disponibili dispositivi impiantabili per la cura delle malattie infiammatorie croniche, è anche vero che quest'ultimo sono di grandi dimensioni e richiedono un intervento chirurgico invasivo per essere impiantati. Invece quello che vuole creare la DARPA sono dispositivi ultraminiaturizzati, approssimativamente delle stesse dimensioni delle fibre nervose, che verranno iniettati con un ago. Ad ogni modo il programma ElectRx durerà 5 anni e prima di poter avviare i test sugli esseri umani gli scienziati dovranno, infine, ottenere l'approvazione della Food and Drug Administration, (meglio nota con la sigla FDA).

Di seguito un'immagine che riassume il tutto, (per quanto possibile):
http://www.darpa.mil/ddm_gallery/ElectRx%20Infographic%20-%20December%202014.jpg

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