I questi giorni i ricercatori dell'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, (osservatorio noto anche con la sigla ALMA situato in Cile), sono riusciti per la prima volta ad osservare con precisione la nascita di un pianeta attorno ad una stella, scrutando HL Tauri, ovvero un giovane astro della nostra galassia distante 450 anni luce dalla Terra. In sostanza le immagini catturate sono state il frutto della radiazione emessa a lunghezze d'onda sub-millimetriche dal nuovo mondo in formazione e, come già anticipato, raccolte dalla schiera di 66 parabole che costituiscono l'osservatorio ALMA dell'European Southern Observatory, (noto anche con l'acronimo ESO e di cui fa parte anche l'INAF, ovvero l'Istituto Nazionale di AstroFisica). Inoltre, situato nel Plateau Chajnantor a 5.000 metri d'altezza nel deserto di Atacama, questo osservatorio ha l'eccezionale facoltà di studiare la nascita delle stelle nell'universo primordiale e raccogliere, appunto, fotografie dettagliate delle formazioni planetarie circostanti. Ed il recente risultato lo dimostra ampiamente rivelando i complicati processi in corso che porteranno al coagulare della materia e dei gas sino alla formazione di corpi di varia natura intorno ad HL Tauri. Al riguardo Catherine Vlahakis, responsabile scientifico della campagna di osservazione che ha portato all'eccezionale risultato, non nascondendo il suo stupore ha dichiarato: "Quando abbiamo visto per la prima volta la fotografia siamo rimasti sconcertati dal livello eccezionale del particolare. La stella non ha più di un milione di anni, eppure il disco appare pieno di pianeti in formazione". Inoltre, considerata l'età del giovane astro, gli astronomi si aspettavano che l'evoluzione del materiale planetario fosse stata più lenta, cioè che la nascita dei pianeti richiedesse più tempo; ed invece questo risultato dimostra come tutto possa avvenire più rapidamente di quanto teoricamente ipotizzato.In sostanza si tratta di un passo avanti importante nella conoscenza della scienza planetaria; scienza che solo indagando ciò che accade nelle stelle della galassia riusce ad arricchirsi. Ad ogni modo, come per le altre stelle, anche HL Tauri si è formata da una nube di gas e polveri sottili che sotto l'effetto della gravità hanno generato nuclei densi e caldi: aumentando la loro massa sono arrivati, infine, ad accendersi dando vita ad un nuovo astro. Tuttavia intorno sono rimasti altri gas e polveri che continuano a scontrarsi fra loro; in questo modo, sotto il gioco delle forze gravitazionali, si creano prima gli anelli come quelli visti da ALMA ed, infine, pianeti e asteroidi. Per questo motivo osservare HL Tauri è stato come rivivere i primi momenti della storia del nostro Sistema Solare; il che ha aiutato i ricercatori a capire meglio le nostre origini. In tal proposito Tim de Zeeuw, direttore generale dell'ESO, ha, infine spiegato: "Finora immagini come quelle raccolte erano solo il frutto di simulazioni al computer. La risoluzione ottenuta con ALMA apre una nuova era nell’esplorazione della nascita di stelle e pianeti".
Di seguito le immagini ottenute da ALMA:
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