In questi giorni Nissan e la NASA hanno annunciato una partnership che dovrebbe portare entro i prossimi cinque anni allo sviluppo di sistemi per veicoli a guida autonoma ed alla disponibilità commerciale della tecnologia. In pratica i ricercatori del Silicon Valley Research Center di Nissan e dell'Ames Research Center della NASA hanno intenzione di lavorare insieme sulle interfacce uomo/macchina, sulle applicazione network/enabled e sull'analisi software per realizzare le cosiddette "self-driving car" che dovrebbero essere in grado di muoversi si sulla Terra che nello spazio. Ad ogni modo i primi frutti di questa collaborazione si dovrebbero vedere entro la fine dell'anno appena iniziato, quando gli scienziati della casa automobilistica giapponese e dell'agenzia spaziale governativa statunitense avvieranno i test per una flotta di veicoli autonomi al 100% elettriche ed ad emissioni zero, (che nello specifico saranno versioni modificate della Nissan Leaf), per dimostrare le funzionalità di comando remoto per il trasporto di materiali, beni ed anche persone. Tra l'altro per la NASA non si tratta di una novità assoluta, (avendo una lunga esperienza nel controllo remoto dei rover spaziali); ed anche se questi due settori sembrano separati, in realtà lo sviluppo di sistemi robotici e dei componenti per automobili a guida autonoma hanno molto in comune. Inoltre questa partnership porterà benefici per entrambe le parti, consentendo da un lato alla NASA di proseguire nei suoi programmi spaziali e dall'altra a Nissan di progettare self-driving car sempre più complesse che possano offrire sicurezza ed affidabilità in qualsiasi situazione: in città ci sono numerose "variabili", tra cui pedoni, ciclisti ed altri veicoli; mentre, ad esempio, su Marte ci sono rocce, sabbia e diversi altri ostacoli. Per questi motivi sarebbe necessario sviluppare tecnologie e software per consentire alle automobili ed ai rover di muoversi autonomamente anche in un ambiente ostile. In questo senso uno degli aspetti più importanti sarà proprio l'interfaccia uomo-macchina: attualmente le automobili sono guidate dalle persone, ma tra pochi anni, (se tutto andrà come previsto), saranno le automobili a guidare le persone, i quali di conseguenza diventeranno tutti passeggeri. Oltretutto la durata della suddetta collaborazione non è stata una scelta casuale: il 2020 è stato scelto da tutte le case automobilistiche come l'anno in cui le self-driving car arriveranno definitivamente sulle strade.
Di seguito il modello di automobile su cui saranno svolti i lavori:
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