BLACK SABBATH: Il video animato "Fingers Bloody Fingers" racconta la perdita delle falangi di Tony Iommi.
In questi giorni tramite un breve video animato Tony Iommi, chitarrista dei Black Sabbath, ha deciso di raccontare la storia della sua perdita delle falangi del dito medio e dell'anulare della mano destra, che inavvertitamente ha contribuito alla creazione del tipico suono heavy metal che tutti noi oggi conosciamo, (il chitarrista è mancino, quindi le falangi della mano destra gli servono per premere le corde). In pratica il video in questione è stato intitolato "Fingers Bloody Fingers", (come evidente, traendo ispirazione dall'album "Sabbath Bloody Sabbath" e facendo riferimento ironicamente all'incidente), è stato costruito intorno ad una recente intervista rilasciata dallo stesso Tony Iommi ed è stato illustrato dal Paul Blow, noto artista britannico, ed animato da Kee Koo, senior designer della VH1. In sostanza nel video in questione viene raccontato che, dopo aver terminato le scuole, Tony Iommi iniziò a lavorare in una officina dove si lavoravano metalli. Inoltre dopo essere stato selezionato come temporaneo rimpiazzo nei Jethro Tull, (nota band rock progressiva inglese in attività dal 1967 al 2011), si convinse di avere buone possibilità di diventare musicista professionista. Tuttavia durante uno dei suoi ultimi turni di lavoro nella suddetta fabrica una pressa gli amputò, appunto, le falangi superiori del medio e dell'anulare della mano destra. Naturalmente fu subito ricoverato in ospedale, ma dopo un mese di inutili tentativi per riattaccare le parti amputate venne dimesso; quindi provò ad imparare a suonare da destro ma non riuscendoci cadde in un periodo di profonda depressione, decidendo perfino di abbandonare la chitarra. Un giorno però si imbattè nella musica di Django Reinhardt, un chitarrista belga di origini sinte che, proprio come Tony Iommi, perse parzialmente l'uso di una mano a causa di un incidente: la roulotte di famiglia fu divorata da un incendio; il chitarrista era all'interno e riportò gravi ustioni, tanto da perdere l'uso della gamba destra ed, appunto, di parte della mano sinistra, (l'anulare ed il mignolo, distrutti dal fuoco, furono saldati insieme dalla cicatrizzazione). Ciò nonostante, Django Reinhardt non abbandonò la musica e la sua esperienza incoraggiò Tony Iommi a ricominciare a suonare, ricorrendo all'applicazione di alcune protesi realizzate da lui stesso fondendo e sagomando la plastica di alcuni tappi di flaconi di detersivo liquido. Oltretutto per poter suonare meglio con le protesi, (che lo ostacolavano soprattutto nell’esecuzione del "bending"), il chitarrista scelse di accordare il suo strumento un semitono più basso rispetto alle chitarre normali, in modo che le corde potessero risultare più morbide. Ed è proprio a questa scelta, (inizialmente compiuta ovviamente per necessità), che si deve lo sviluppo del tipico suono cupo della chitarra di Tony Iommi, particolarmente apprezzato nel mondo hard rock ed heavy metal; senza contare che il materiale delle protesi permette di fare degli slide molto rapidi. Difatti sono in molti a pensare che proprio questa "mancanza" abbia influenzato il suono della chitarra di Tony Iommi in una maniera che è stata, infine, molto importante per il successo dei Black Sabbath.
Di seguito il video "Fingers Bloody Fingers":
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