Il bosone di Higgs diveta un riff heavy metal.


Si chiama Piotr Traczyk è si tratta di un fisico delle particelle polacco, che nelle normali ore di lavoro analizza i dati provenienti dal Large Hadron Collider, (noto anche con la sigla LHC), del CERN, ma che nel tempo libero è anche un metallaro convinto, con diversi gruppi all'attivo, (come si può constatare dalla sua pagina Facebook). Ed è stato proprio unendo queste due grandi passioni che Piotr Traczyk ha deciso di realizzare un piccolo progetto personale: sonificare, (cioè tradurre in musica), i dati raccolti durante il fatidico seminario del 4 Luglio 2012, (ovvero durante la scoperta del bosone di Higgs), e suonarli con la sua fedele chitarra elettrica. Il risultato, che il fisico ha condiviso su The Cylindrical Onion, (ovvero il blog ufficiale del Compact Muon Solenoid), è stato un breve riff, che secondo lui risponderebbe perfettamente alla domanda: «Come suonerebbe la scoperta del Bosone di Higgs se fosse un brano heavy metal?». In pratica l'idea del progetto di Piotr Traczyk nasce principalmente dall'LHC Chamber Music, vale a dire un altro progetto simile, realizzato lo scorso anno in occasione del 60° annisversario del CERN, nel quale il fisico e musicista Domenico Vicinanza aveva sonificato i dati raccolti dall'LHC trasformandoli in una partitura di musica classica, che in un secondo momento è stata suonata da alcuni ricercatori del CERN, (tra cui anche lo stesso Piotr Traczyk), all'interno delle sale dove si svolgono gli esperimenti dell'acceleratore di particelle più famoso al mondo. In sostanza per realizzare LHC Chamber Music i dati erano stati scelti appositamente da Domenico Vicinanza, e mappati su una scala maggiore, in modo da produrre, appunto, una partitura che potesse essere suonata in modo armonico da diversi strumenti simultaneamente. Tuttavia al termine delle registrazioni a Piotr Traczyk era rimasta una curiosità: "come avrebbero suonato i dati dell'LHC se fossero stati sonificati senza interferenze da parte del compositore?". E, come già anticipato, per scoprirlo il fisico polacco ha scelto due set di dati, (nello specifico quello del canale in quattro leptoni e quello del canale gamma-gamma), presentati durante il seminario in cui è stata annunciata la scoperta del bosone di Higgs: i dati sono stati mappati su una scala cromatica, (e non invece in una maggiore), in modo da interferire il meno, trasformando il loro valore nel numero di semitoni sopra il Do diesis, (scelto come nota di partenza), mentre i dati vuoti sono stai interpretati come pause. Quindi guardando le due sequenze di note così realizzate, Piotr Traczyk, da buon metallaro, ha subito riconosciuto il potenziale per un ottimo riff ed ha deciso di arrangiare il tutto per essere eseguita da due chitarre elettriche, ognuna delle quali avrebbe suonato la musica proveniente da uno dei set di dati; naturalmente, come ha spiegato lo stesso ricercatore polacco, trattandosi di un riff metal, non potevano mancare il basso e la batteria. Ad ogni modo il risultato è stato, infine, un filmato di circa un minuto, registrato assieme ad un amico nello stesso auditorium in cui è stata annunciata la scoperta del bosone di Higgs.


Di seguito il suddetto video:
...ed il video dell'LHC Chamber Music:

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