Suntory: Il whisky giapponese invecchierà nello spazio.


A quanto pare la Suntory, una delle distillerie più antiche del Giappone, spedirà il proprio whisky nello spazio: più precisamente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, (nota anche con la sigla ISS). In pratica si tratta di un progetto alquanto interessante e messo in campo dalla suddetta azienda di Tokyo in collaborazione con la Japan Aerospace Exploration Agency, (conosciuta anche con la sigla JAXA), il quale si prefigge lo scopo di spedire nello spazio diversi tipi di bevande alcoliche grazie all'ausilio del modulo Kibō che sarà trasportato dal H-II Transfer Vehicle No. 5, (o più semplicemente Kounotori 5), che partirà dal Tanegashima Space Center il prossimo 16 Agosto, appunto, per raggiungere la ISS. In sostanza, come già anticipato, all'interno del modulo saranno inserite 6 differenti tipologie di whisky ed altre bevande alcoliche, (alcuni dei contenitori di vetro che saranno inviati sulla Stazione Spaziale Internazionale ospiteranno anche un "single malt invecchiato 21 anni" ed un altro appena distillato), le quali saranno destinate ad essere osservate ed analizzate per comprendere nel dettaglio gli effetti dell'assenza di gravità sul processo di invecchiamento dei distillati. In particolar modo la Suntory intende capire in che modo la gravità zero ed una temperatura mantenuta costante influiscano sulla consistenza e sull'aroma del prodotto. Ad ogni modo trascorsi 12 mesi dal lancio, i primi campioni faranno ritorno sulla Terra per essere studiati; mentre gli altri rimarranno in orbita almeno per un altro anno, (quindi per un totale di 2 anni). Comunque sia gli esperimenti condotti aiuteranno a verificare se, come sostengono alcuni studiosi, la permanenza in ambienti senza sbalzi di temperatura renda effettivamente il whisky più "morbido"; mentre per il momento non è prevista alcuna commercializzazione dei campioni in questione, che saranno studiati ed assaggiati dagli esperti della stessa Suntory. Tra l'altro, (considerando che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le esatte dinamiche che legano la durata del periodo di maturazione all'aroma del whisky attualmente non sono scientificamente provate), la Suntory ipotizza che la formazione di strutture molecolari composte da acqua, etanolo ed altri ingredienti contenuti nella miscela contribuisca alla fermentazione. Inoltre dalle ricerche effettuate dal gruppo, in collaborazione con l'Università di Tohoku e con l'Institute for Solid State Physics dell'Università di Tokyo, è, infine, emerso che anche l'assenza di convezione rappresenta un altro fattore chiave in questo senso.

Commenti