Scoperto come nascono le allucinazioni.


A quanto pare le allucinazioni nascono quando il cervello interpreta il mondo circostante basandosi più sulle conoscenze accumulate in passato che sulle informazioni visive percepite al momento. O almeno questo è quanto dimostra un recente studio dell'Università di Cambridge e quella di Cardiff, pubblicato sul Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, (noto anche non la sigla PNAS). In pratica i ricercatori sono giunti a tale conclusione dopo aver mostrato delle immagini ambigue, (vale a dire composte da chiazze bianche e nere; un po' come quelle usate nel noto test di Rorschach), sia a persone sane che a pazienti che manifestavano i primi segni di una psicosi. I risultati hanno evidenziato che quest'ultimi si sono dimostrati molto più abili nel decifrare le immagini proprio grazie all'alterazione del loro sistema di percezione visiva, il quale tende ad interpretare il mondo non tanto sulla base delle informazioni acquisite con la vista, quanto sulle previsioni elaborate, appunto, in base alle conoscenze precedenti. Insomma, si tratta di una scoperta che dimostra come le allucinazioni non siano necessariamente espressione di un cervello malato, ma siano frutto di uno squilibrio dell'organo in questione, che tenta di interpretare la realtà circostante e di sopperire in tal modo ad una certa mancanza. Al riguardo Christoph Teufel, psicologo all'Università di Cardiff, ha spiegato: "È il nostro cervello a costruire il mondo così come lo vediamo. Davanti a informazioni ambigue, il cervello cerca di interpretarle riempiendo gli spazi bianchi, ignorando quello che sembra essere fuori posto, e finisce col presentarci un'immagine elaborata apposta per rispondere alle nostre aspettative". Mentre Paul Fletcher, psichiatra dell'Università di Cambridge, ha, infine, concluso dichiarando: "Avere un cervello capace di fare previsioni è utile per farci un'idea coerente del mondo, ma ciò significa anche che non siamo poi così distanti dal percepire cose che in realtà non esistono: quello che noi definiamo, appunto, allucinazione. Negli ultimi anni abbiamo capito che queste percezioni alterate non riguardano solo persone con malattie mentali, ma sono relativamente comuni, seppur in forme più lievi".

Di seguito una delle immagini usate nello studio:
 http://cdn.newsapi.com.au/image/v1/be7e205060e6d6c079afbb52f377d411?width=650

Commenti