UNICUSANO presenta l'infografica "Sharing Economy: Gli incredibili numeri della nuova tendenza in Italia".
In un'epoca di crisi economica come quella attuale ci si può trovare a dover modificare le proprie abitudini di consumo, riscoprendo uno di quei valori da qualche tempo andati persi: la condivisione. Per questo motivo la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi "Niccolò Cusano", (nota anche con il nome UNICUSANO), in occasione del Convegno "Sharing Economy e lo sviluppo sostenibile: impresa, condivisione, profitto", (che si è svolto quest'oggi, 19 Maggio, dalle ore 15:00 alle ore 16:30 presso l'Aula Magna dello stesso ateneo e la cui locandina è scaricabile qui), ha deciso di sviluppare l'infografica "Sharing Economy: Gli incredibili numeri della nuova tendenza in Italia", la quale mostra i dati sulla diffusione del modello economico in Italia. In pratica quest'infografica innanzitutto spiega il significato di sharing economy, ovvero l'economia basata, appunto, sulla condivisione di risorse umane e materiali che include la produzione, la distribuzione, il commercio ed il consumo di beni e servizi condivisi da parte di persone ed organizzazioni diverse. Successivamente l'infografica prosegue una fotografia dei servizi più popolari in Italia: si va dall'home sharing che prevede la condivisione temporanea di un alloggio, (servizio già scelto dal 10% degli Italiani), al car pooling che prevede la condivisione di costi di viaggio tra persone, (il 9% della popolazione dichiara di averne fatto uso), fino ad arrivare ai più noti bike e car sharing, (servizi prediletti dal 9% degli intervistati). Inoltre dai dati raccolti è emerso che gli Italiani che amano questa forma di economia sono lo più di persone con meno di 44 anni, (nel 74% dei casi), il 56% dei quali sono uomini ed il 44% donne; mentre il 21% proviene dal Nord-Est, il 32% dal Nord-Ovest, il 22% dal Centro ed il 25% dal Sud e dalle isole. Per di più tra i Paesi che prediligono la sharing economy, l'Italia è risultata essere al terzo posto, (dietro Turchia e Spagna); difatti nel nostro Paese, dal 2014 al 2015 le piattaforme che offrono servizi di questo tipo sono cresciute del 34,7% ed il trend continua ad essere positivo. Al riguardo il professor Mario Risso, speaker del suddetto convegno nonché Preside della Facoltà di Economia dell'UNICUSANO ed esperto del tema, ha spiegato: "La condivisione e la collaborazione divengono elementi sempre più cruciali per l'innovazione e lo sviluppo sostenibile dell'economia e della società nel suo complesso. Le variegate esperienze di sharing economy rappresentano oggi un fertile modello di impresa che ancora non ha manifestato le sue reali potenzialità"; insomma, si tratta di un'opportunità che, grazie al Web, può essere colta dalle attività emergenti. In tal proposito Claudio Vaccaro, esperto di digital marketing della web agency BizUp, ha sottolineato: "Il web è un canale alla portata di tutti in cui la sharing economy prospera: con la giusta strategia tante attività emergenti possono aumentare di molto i propri affari". Ad ogni modo analizzando i dati e le analisi presenti, questo è solo l'inizio di un percorso: la sharing economy continuerà a far parlare di sé e, secondo le previsioni, entro il 2025 il suo fatturato dovrebbe raggiungere un valore pari a 300 miliardi di euro. Comunque sia, oltre al professor Mario Risso ed a Claudio Vaccaro, al tavolo del Convegno in questione c'erano anche il professor Fabio Fortuna, (rettore dell'ateneo romano), il professor Francesco Casale, (docente di Diritto Commerciale dell'Università degli Studi di Camerino), ed, infine, gli Onorevoli Ivan Catalano e Veronica Tentori, dell'Intergruppo Innovazione della Camera dei Deputati.
Di seguito la suddetta infografica:
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