A quanto pare in queste ore Verizon, (nota azienda statunitense fornitrice di banda larga e telecomunicazioni con sede a New York), ha ufficializzato l'acquisizione di Yahoo!: le due aziende hanno trovato un accordo che ha visto il pagamento della modica cifra di circa 5 miliardi di dollari, (per la precisione 4,8 miliardi), per acquistare, appunto, il core business del gruppo californiano. In pratica l'annuncio ufficiale dell'acquisizione in questione è arrivato proprio nella giornata di oggi all'apertura dei mercati; anche se adesso l'operazione dovrà comunque essere approvata dagli organi regolatori americani per poter essere portata a termine. Ad ogni modo nell'accordo di vendita non sarebbero incluse la partecipazione di Yahoo! nel gigante dell'ecommerce Alibaba, (ovvero la divisione Yahoo! Japan ed un piccolo portafoglio di brevetti), ma andrebbe a spolpare definitivamente l'azienda californiana separandola da quelle attività che ne hanno contraddistinto il successo negli ultimi 20 anni. Inoltre con l'ufficializzazione della vendita di Yahoo! si chiude un lunghissimo periodo di speculazione in cui l'ormai ex-gigante del Web era stato dato vicino a moltissimi grandi nomi di internet: prima Google, poi Microsoft e nel corso degli ultimi mesi le cronache avevano riportato l'interesse all'acquisizione di Yahoo! da parte di moltissimi grandi player del mondo dell'informazione; anche se negli ultimi tempi la posizione di Verizon si era fatta sempre più forte. In ogni caso adesso, grazie a questa acquisizione, la società newyorkese potenzierà enormemente la sua posizione nel mercato della pubblicità online collocandosi subito dietro a Google e Facebook, pur dovendo gestire una situazione complessa come quella di Yahoo!: un grande marchio, alcuni grandi servizi, ma anche molti rami secchi di difficile fioritura. In sostanza l'obiettivo finale di Verizon era sempre stato quello di puntare decisamente al mercato dell'advertising unendo sotto lo stesso "tetto" AOL, (acquistata lo scorso anno per la modica cifra di 4,4 miliardi di dollari), ed, appunto, Yahoo!. Comunque sia adesso la fine di Yahoo! come aziende indipendente dovrebbe segnare la fine anche dell'era di Marissa Mayer che con buona approssimazione dovrebbe lasciare l'azienda. Difatti, secondo alcune indiscrezioni, l'attuale amministratrice delegata dell'azienda californiana potrebbe lasciare il suo incarico ed al suo posto potrebbe arrivare Tim Armstrong, attuale amministratore delegato di AOL. Insomma, per Marissa Mayer sarebbe una scelta obbligata, ma non esattamente quella auspicata quando il suo nome fu invocato per tentare di risollevare le sorti di Yahoo!, dopo i difficili anni seguiti alle avance miliardarie di Microsoft, (nello specifico i 44 miliardi offerti da Steve Ballmer nel lontano 2008), all'amministrazione di Carol Bartz ed al pesante sbandamento occorso, infine, su più fronti ad una azienda ormai senza più timone né rotta.
*(Aggiornamento del 10/01/2017): In questi giorni è stato confermato che Yahoo!, dopo la suddetta acquisizione da parte di Verizon, cambierà nome in "Altaba" e smetterà di esistere in quanto colosso della tecnologia conosciuto da tutti, pur continuando ad operare come una sorta di investment company che ricoprirà il ruolo di azionista del colosso cinese dell'e-commerce Alibaba e Yahoo! Japan. Tra l'altro tale operazione di riorganizzazione porterà anche ad un netto taglio del consiglio di amministrazione, che passerà a 5 membri: al comando di "Altaba", una volta conclusa la cessione a Verizon, resteranno Tor Braham, Eric Brandt, Catherine Friedman, Thomas McInerney e Jeffrey Smith. Mentre Marissa Mayer, la quale, secondo molti, è la figura che ha contribuito all'affossamento di Yahoo! durante i suoi anni di gestione come amministratrice delegata, si dimetterà non appena la nuova azienda sarà pronta; anche se potrebbe mantenere un ruolo all'interno di Verizon oppure della divisione di Yahoo! non compresa nell'accordo: al momento la sua posizione appare ancora in bilico.
Commenti
Posta un commento