Creato il primo "prisma acustico" in grado di scomporre i suoni.


A quanto pare, proprio come accade per la luce, anche i suoni possono essere scomposti nelle frequenze che li contraddistinguono; motivo per il quale alcuni ricercatori del Politecnico di Losanna, coordinati da Herve Lissek, si sono mesi all'opera e tramite uno studio pubblicato in questi giorni sul Journal of the Acoustical Society of America hanno annunciato di essere riusciti a creare il primo "prisma acustico": una sorta di prisma ottico per i suoni, il quale permette applicazioni interessanti per l'intercettazione e l'analisi dei suoni. In pratica, come già anticipato, questo "prisma acustico" è in grado di "spezzare" il suono nelle varie frequenze che lo costituiscono usando l'interazione fisica tra l'onda sonora e la struttura del prisma. Tuttavia a differenza dei prismi ottici, che si formano anche naturalmente nelle gocce d'acqua, quello acustico non ha equivalenti in natura e modifica la propagazione di ogni singola frequenza dell'onda sonora. In sostanza per realizzarlo sono sono necessari calcoli o componenti elettroniche: è sufficiente una struttura rettangolare di alluminio vuota al centro, con 10 fori perfettamente allineati su un lato; ogni foro porta a sua volta ad una cavità riempita d'aria, separata dalle cavità adiacenti con una membrana. Dunque quando un suono viene diretto all'interno della struttura in questione, le componenti ad alta frequenza vengono emesse dai fori più vicini all'estremità dalla quale è stato emesso il suono, mentre le componenti a basa frequenza vengono emesse dai fori più distanti. Questo accade perché ciascuna delle membrane che separano le cavità, vibrando, trasmette il suono a quella adiacente con un ritardo che dipende dalla frequenza: il suono che giunge in ritardo filtra attraverso il foro, disperdendo il suono. Ad ogni modo questo "prisma acustico" potrebbe essere impiegato come un'antenna per localizzare la direzione di un suono distante, semplicemente misurandone la frequenza. Tra l'altro tutte le sue componenti possono essere fabbricate facilmente e miniaturizzate, consentendo così di arrivare ad una rilevazione dei suoni efficace e poco costosa, senza dover ricorrere, infine, a microfoni allineati o ad antenne più complesse.

Di seguito un video dimostrativo:

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