Scoperto che la Terra ha un secondo campo magnetico.


A quanto pare la Terra ha una sorta di secondo campo magnetico che viene generato dal calore delle maree e delle correnti oceaniche; o almeno questo è quanto hanno rilevato alcuni ricercatori dell'Agenzia Spaziale Europea, (nota anche con la sigla ESA), i quali dalla fine del 2013 stanno studiando approfonditamente il campo magnetico terrestre grazie al Progetto SWARM: una missione scientifica basata sui rilievi dei magnetometri installati su tre satelliti identici, (ossia SWARM-A, SWARM-B e SWARM-C), che operano in orbite comprese tra i 300 ed i 530 chilometri d'altezza dalla superficie terrestre. In pratica, secondo i dati raccolti in un recente studio presentato in una conferenza durante il meeting European Geosciences Union, anche se questo "nuovo" campo magnetico risulta essere debolissimo rispetto a quello che avvolge la Terra, (proteggendola dal bombardamento degli sciami di particelle scagliati dal Sole), è ugualmente importante per capire il pianeta, a partire dai cambiamenti climatici. In sostanza, come già anticipato, la sua "firma" è stata individuata proprio grazie all'analisi delle masse d'acqua oceaniche, influenzate dalla Luna e dalle potenti correnti che le attraversano. In altre parole gli scienziati hanno scoperto che mentre il campo magnetico principale è prodotto fondamentalmente dai moti del ferro fuso presente nel nucleo esterno della Terra, che innescano un effetto dinamo prodotto dalle particelle cariche all'interno del fluido, quello "secondario" nasce grazie ad un altro effetto dinamo prodotto dagli ioni presenti nell'acqua del mare nel momento in cui vengono agitati dalle maree e dalle correnti. Al riguardo Nils Olsen, fisico presso l'Università Tecnica della Danimarca, nonché uno dei principali responsabili del progetto, ha spiegato: "È un campo magnetico davvero minuscolo. Si tratta di 2-2,5 nanotesla all'altitudine satellitare, che è circa 20.000 volte più debole del campo magnetico globale della Terra". Inoltre lo studioso ha sottolineato la difficoltà nel riuscire ad individuarlo mentre è offuscato dalla forza del campo magnetico principale: per farlo, oltre alla sensibilità dei satelliti SWARM, i ricercatori si sono serviti anche dello studio delle maree generate dalla Luna, le quali riescono ad amplificare l'impulso del debole campo magnetico rendendolo, appunto, rilevabile. Ad ogni modo, come già detto, la scoperta di questo secondo campo magnetico rappresenta un dato importante in quanto le masse d'acqua oceaniche hanno la capacità di trattenere grandi quantità di calore, ed il loro impatto è fondamentale nei cambiamenti climatici su scala globale. Difatti conoscendo nel dettaglio questo campo magnetico si potrebbe prevedere come e dove si sta indirizzando l'acqua calda nella massa oceanica, e potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio l'accelerazione del riscaldamento globale. A tal proposito lo stesso Nils Olsen ha, infine, concluso dichiarando: "Abbiamo usato SWARM per misurare i segnali magnetici delle maree dalla superficie dell'oceano ai fondali marini, il che ci ha offerto un'immagine veramente globale di come l'oceano scorre a tutte le profondità - e questo è nuovo. Poiché gli Oceani assorbono calore dall'aria, individuare come questo calore si distribuisca e venga immagazzinato, in particolar modo nelle profondità marine, è importante anche per capire i cambiamenti climatici. Inoltre poiché il segnale magnetico della marea induce anche una debole risposta magnetica in profondità sotto il fondo del mare, questi risultati saranno utilizzati per saperne di più sulle proprietà elettriche della litosfera terrestre e del mantello superiore".

Di seguito un video che mostra questo secondo campo magnetico:

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