Secondo un recente studio, parlare ai bimbini nel pancione potrebbe essere inutile.


A quanto pare, diversamente da quanto si pensa, parlare ad un bambino quando è ancora nel pancione materno, (che sia cantargli una ninna nanna, fargli ascoltare la voce della mamma e del papà e/o raccontargli una fiaba), potrebbe essere inutile perché i feti riescono a malapena a percepire il rumore che proviene dall'esterno. O almeno questo è quanto ha dimostrato uno studio condotto da alcuni ricercatori dell'Institut Marquès, guidati da Marisa Lopez-Teijón, presentato presso l'Istituto Karolinska e l'Università di Stoccolma e che si è concentrato principalmente sull'udito del feto e sull'effetto della musica all'inizio della vita. In pratica l'osservazione, effettuata su un gruppo di donne tra la 14ª e la 39ª settimana di gestazione, ha mostrato come, affinché il feto percepisca con la massima intensità il suono, sia necessario utilizzare uno specifico dispositivo per la trasmissione di musica per via intravaginale: in questo caso è stato impiegato il Babypod, sviluppato dalla stessa ricercatrice, il quale emette onde sonore fino ad un massimo di 54 decibel, (ossia il livello di una normale conversazione), e che oltretutto ha vinto un Premio Ig Nobel nel 2017. Inoltre nel corso dell'intero studio il team di ricercatori ha monitorato la reazione dei vari feti nell'ascoltare la musica di Johann Sebastian Bach, (nello specifico la Partita in la minore per flauto solo o BWV 1013), emessa sia per via addominale che vaginale ed ha osservato che in quest'ultimo caso l'87% dei feti reagiva con movimenti della testa, degli arti, della bocca e della lingua; tutti gesti che cessavano quando smettevano di sentire la musica. Tra l'altro con la musica trasmessa per via vaginale, circa il 50% dei feti reagiva aprendo moltissimo le mascelle e tirando la lingua completamente fuori. Tuttavia sistemando delle cuffie che trasmettevano la musica ad un volume medio di 98,6 decibel sull'addome delle donne in dolce attesa, gli scienziati non hanno osservato alcun cambiamento nelle espressioni facciali dei feti. Al riguardo la stessa Marisa Lopez-Teijón ha spiegato: "Grazie all'invenzione di un dispositivo vaginale, (il Babypod), abbiamo dimostrato che i feti possono sentire dalla 16ª settimana, quando misurano 11 centimetri, solo se il suono proviene direttamente dalla vagina. I feti riescono a malapena a sentire il rumore che proviene dall'esterno. Quindi possiamo dire che il mito di parlare alla pancia delle donne incinte è storia passata". Ed ha, infine, concluso dichiarando: "Oltre a rendere possibile la comunicazione con il feto, questo dispositivo ha applicazioni mediche molto importanti: consente di scartare la sordità fetale e facilita le ecografie poiché, provocando una risposta nel bambino, migliora la visione delle strutture fetali durante il suo svolgimento".

Di seguito due immagini che riassumono un po' il tutto:
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