Scoperto che le discussioni di coppia fanno male all'intestino ed intossicano il sangue.


A quanto pare le coppie che litigano spesso, (soprattutto quelle sposate), hanno un rischio maggiore di soffrire della cosiddetta "sindrome dell'intestino permeabile o gocciolante", vale a dire una condizione che a causa di un deterioramento della barriera intestinale favorisce il passaggio di batteri ed di altre sostanze tossiche nel flusso sanguigno, promuovendo l'infiammazione ed uno stato di salute più precario. Inoltre sembra anche che i soggetti esposti ai picchi maggiori di invasione batterica e di sostanze antigeniche nel sangue siano quelli con alle spalle una storia di disturbi dell'umore e/o depressione. O almeno questo è quanto hanno scoperto di recente alcuni ricercatori dell'Istituto per la Ricerca sulla Medicina Comportamentale dell'Ohio State University Wexner Medical Center, (in collaborazione con l'Università Rice), i quali, guidati da Janice Kiecolt-Glaser, hanno pubblicato uno studio sulla rivista scientifica specializzata Psychoneuroendocrinology. In pratica per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno condotto una serie di analisi su 43 coppie sane con un'età compresa tra i 24 ed i 61 anni, (l'età media era di 38 anni), e sposate da almeno 3 anni ed una volta lasciati soli hanno chiesto loro di discutere dei problemi famigliari più importanti, cercando di risolvere conflitti che potevano portare a forti disaccordi: tra i più frequenti sono risultati il denaro ed i suoceri. Successivamente gli studiosi hanno registrato il loro comportamento per tenere traccia degli atteggiamenti più ostili, (come, ad esempio, "sguardi cattivi" e critiche pesanti sul partner), ed hanno anche effettuato dei prelievi di sangue sia prima che dopo il confronto tra i coniugi, in modo da verificarne gli effetti. Ad ogni modo così facendo è emerso che maggiore era l'ostilità fra i due coniugi e più alti risultavano essere i valori nel flusso sanguigno di alcuni particolari biomarcatori per le endotossine, (tra questi il lipopolisaccaride o LPS e la proteina CD14 solubile o sCD14), e di altri parametri come la proteina C-reattiva, che risulta essere uno dei biomarcatori primari per l'infiammazione e che in questi casi i suoi livelli risultavano essere più alti del 79%. In sostanza per farla breve le persone più litigiose presentavano nel sangue una maggiore presenza batterica e sostanze antigeniche provenienti dall'intestino, diventato a sua volta più permeabile a causa del forte stress causato, appunto, dalle varie liti. Al riguardo la stessa Janice Kiecolt-Glaser ha spiegato: "Pensiamo che questo disagio coniugale quotidiano, (almeno per alcune persone), stia causando cambiamenti nell'intestino che portano all'infiammazione e potenzialmente alla malattia. L'ostilità è un segno distintivo dei "cattivi" matrimoni: quel tipo di matrimonio che porta a cambiamenti fisiologici avversi. Lo stress coniugale è uno stress particolarmente potente perché il partner è in genere il sostegno principale ed in un matrimonio travagliato il partner diventa la principale fonte di stress". Tra l'altro, come già anticipato, i ricercatori hanno anche osservato che le persone con i valori più alti dei biomarcatori sono risultate essere quelle che avevano sofferto di depressione o di altri disturbi dell'umore; il che ha suggerito uno stretto legame tra la salute mentale, il microbioma intestinale ed gli effetti relativi dell'infiammazione. A tal proposito Janice Kiecolt-Glaser ha proseguito dichiarando: "Depressione ed un matrimonio povero - questo ha davvero peggiorato le cose. Ciò può riflettere persistenti vulnerabilità psicologiche e fisiologiche tra le persone che hanno sofferto di depressione ed altri disturbi dell'umore". Mentre Michael Bailey, co-autore dello studio in questione, ha affermato: "Esiste un legame stabilito tra lo stress, il sistema nervoso simpatico ed i cambiamenti nei microbi nell'intestino. Con l'intestino permeabile le strutture che sono in genere molto adatte a mantenere la sporcizia nel nostro intestino, (il cibo parzialmente digerito, i batteri ed altri prodotti), si degradano e quella barriera diventa meno efficace. I batteri nel sangue che guidano l'infiammazione potrebbero potenzialmente contribuire ad una cattiva salute mentale, creando un ciclo preoccupante". Insomma, anche se in passato altri studi avevano osservato una relazione tra lo stress coniugale e la salute fisica, in questa nuova ricerca, (come già spiegato), è stato evidenziato come l'ostilità di coppia possa ridurre l'efficacia della barriera intestinale, promuovendo l'infiammazione attraverso il transito di sostanze antigeniche e batteri nel circolo sanguigno. Comunque sia in merito a ciò la stessa Janice Kiecolt-Glaser ha, infine, concluso spiegando: "Cambiamenti dello stile di vita che potrebbero contribuire a ridurre il rischio di infiammazione all'intestino includono diete ricche di proteine magre, grassi salutari, frutta, verdura e cereali integrali. Anche i probiotici potrebbero essere utili".

Di seguito un breve reportage dell'Ohio State University:

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