Sembra proprio che Facebook stia lavorando ad una sua criptovaluta che permetterà agli utenti di trasferire denaro tramite WhatsApp: stando alle prime indiscrezioni, si tratterebbe di un cosiddetto stablecoin, ossia una moneta digitale legata al dollaro americano, che permette di evitare le fluttuazioni e cambi improvvisi di valore, tipiche di altre criptovalute, (come, ad esempio, i famosi Bitcoin). In pratica, secondo alcune fonti, la criptovaluta del Social Network in Blu sarebbe pensata attorno all'invio di denaro tramite rimessa, (vale a dire il trasferimento di soldi da un lavoratore espatriato ad un destinatario che vive nel suo Paese di origine), e si concentrerà sul mercato indiano, (almeno per il momento). Ad ogni modo per Facebook si potrebbe trattare di un mercato molto profittevole e proprio per questo sta da tempo studiando la popolare blockchain. Non a caso David Marcus, ex-presidente di PayPal e leader di Messenger, lo scorso Maggio è stato spostato alla divisione dedicata proprio alla blockchain, (la quale negli ultimi tempi è cresciuta esponenzialmente, con un team che arriva a 40 tecnici ed esperti che stanno esplorando diverse tecnologie e applicazioni), per capire come sfruttare al meglio la tecnologia partendo da zero. Tra l'altro l'India è stata scelta come base per testare questa possibile nuova criptovaluta soprattutto poiché in questo Paese WhatsApp è molto popolare e solo qui conta circa 200 milioni di utenti. Inoltre ci sarebbe anche da prendere in considerazione che la Banca Mondiale ha stimato che il settore delle rimesse in India ha generato trasferimenti per più di 69 miliardi di dollari. Comunque sia la suddetta nuova moneta digitale sembra essere ancora lontana dal suo rilascio ufficiale: Facebook starebbe ancora lavorando ad una strategia concerta che comprenda un piano per custodire le risorse che servirebbero ad evitare oscillazioni. Al riguardo Stable.report, il sito web che monitora gli stablecoin, ha affermato che nell'ultimo anno ci sono stati più di 120 progetti del genere, ma che ancora non esiste un sistema che riconosca come sicura una criptovaluta di questo tipo rispetto ad una valuta reale; insomma, si tratta di un tema molto controverso che molto probabilmente si svilupperà nei prossimi anni.
Sembra proprio che Facebook stia lavorando ad una sua criptovaluta che permetterà agli utenti di trasferire denaro tramite WhatsApp: stando alle prime indiscrezioni, si tratterebbe di un cosiddetto stablecoin, ossia una moneta digitale legata al dollaro americano, che permette di evitare le fluttuazioni e cambi improvvisi di valore, tipiche di altre criptovalute, (come, ad esempio, i famosi Bitcoin). In pratica, secondo alcune fonti, la criptovaluta del Social Network in Blu sarebbe pensata attorno all'invio di denaro tramite rimessa, (vale a dire il trasferimento di soldi da un lavoratore espatriato ad un destinatario che vive nel suo Paese di origine), e si concentrerà sul mercato indiano, (almeno per il momento). Ad ogni modo per Facebook si potrebbe trattare di un mercato molto profittevole e proprio per questo sta da tempo studiando la popolare blockchain. Non a caso David Marcus, ex-presidente di PayPal e leader di Messenger, lo scorso Maggio è stato spostato alla divisione dedicata proprio alla blockchain, (la quale negli ultimi tempi è cresciuta esponenzialmente, con un team che arriva a 40 tecnici ed esperti che stanno esplorando diverse tecnologie e applicazioni), per capire come sfruttare al meglio la tecnologia partendo da zero. Tra l'altro l'India è stata scelta come base per testare questa possibile nuova criptovaluta soprattutto poiché in questo Paese WhatsApp è molto popolare e solo qui conta circa 200 milioni di utenti. Inoltre ci sarebbe anche da prendere in considerazione che la Banca Mondiale ha stimato che il settore delle rimesse in India ha generato trasferimenti per più di 69 miliardi di dollari. Comunque sia la suddetta nuova moneta digitale sembra essere ancora lontana dal suo rilascio ufficiale: Facebook starebbe ancora lavorando ad una strategia concerta che comprenda un piano per custodire le risorse che servirebbero ad evitare oscillazioni. Al riguardo Stable.report, il sito web che monitora gli stablecoin, ha affermato che nell'ultimo anno ci sono stati più di 120 progetti del genere, ma che ancora non esiste un sistema che riconosca come sicura una criptovaluta di questo tipo rispetto ad una valuta reale; insomma, si tratta di un tema molto controverso che molto probabilmente si svilupperà nei prossimi anni.
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