Secondo una nuova ipotesi, la Grande Nube di Magellano si schianterà con la Via Lattea tra 2 miliardi di anni.


A quanto pare una delle galassie nane più vicine alla Terra, (ovvero la Grande Nube di Magellano o LMC), si schianterà contro la Via Lattea molto prima del previsto, tra circa 2 miliardi di anni: naturalmente gli esseri umani di ora non ci saranno più, ma l'umanità, (qualora dovesse essere ancora presente sul pianeta), potrebbe estinguersi e con essa tutte le altre forme di vita ben prima della fine del ciclo vitale del Sole, prevista tra circa 5 miliardi di anni. In pratica le conseguenze di questo impatto galattico potrebbero essere catastrofiche per l'intero Sistema Solare, a causa del "risveglio" del buco nero supermassiccio presente al centro della galassia "lattea", (il famigerato Sagittarius A*), che possiede una massa 4 milioni di volte quella solare; O almeno questa è una nuova teoria avanzata da alcuni ricercatori dell'Institute for Computational Cosmology dell'Università di Durham all'interno di uno studio pubblicato lo scorso Novembre sulla rivista The Royal Astronomical Society. In pratica, secondo quanto hanno spiegato gli scienziati britannici, per via di questo evento il mostruoso cuore oscuro della Via Lattea aumenterebbe in dimensioni di circa 10 volte, iniziando a divorare tutto quello che ha a tiro con grande voracità. Ma non è tutto poiché questa collisione con la Grande Nube di Magellano, (un oggetto del profondo cielo visibile ad occhio nudo nell'emisfero australe), potrebbe anche portare alla formazione di potentissimi getti energetici provenienti dallo stesso buco nero ed inoltre, sempre a causa dell'impatto in questione, l'intero Sistema Solare potrebbe essere addirittura espulso dalla Via Lattea e proiettato verso l'ignoto dello spazio interstellare. In sostanza la pericolosità dell'LMC è stata determinata con calcoli al supercomputer: gli studiosi, guidati dal professor Marius Cautun, hanno, infatti, scoperto che la suddetta galassia nana, (che tra l'altro ha un diametro di 14.000 anni luce ed è la quarta per dimensione del cosiddetto Gruppo Locale dopo Andromeda, la Via Lattea e la Galassia del Triangolo), ha una massa di materia oscura doppia rispetto a quella precedentemente determinata. Ciò significa che sta assorbendo energia ed allo stesso tempo rallentando, diventando così una facile preda dell'attrazione gravitazionale della galassia "lattea", pronta a "fagocitarla" e a dar vita al catastrofico impatto. Ad ogni modo, secondo i calcoli dei ricercatori, la Grande Nube di Magellano al momento si trova a soli 163.000 anni luce dalla Via Lattea, (un niente in termini astronomici), e gravita attorno ad essa assieme ad altre piccole galassie: fino ad oggi si riteneva che la collisione con la Via Lattea sarebbe avvenuta tra diversi miliardi di anni, ma i nuovi calcoli anticipano la tabella di marcia ed anche di molto. A riguardo lo stesso Marius Cautun ha spiegato: "Secondo le nostre stime la fine della Grande Nube di Magellano, (divorata dalla Via Lattea), distruggerà la nostra galassia, svegliando il buco nero che vive al suo centro e trasformandola in un "nucleo galattico attivo" oppure un quasar". Comunque sia entro 2,5 miliardi di anni è attesa anche una probabile collisione con la gigantesca Galassia di Andromeda: scappare dal Sistema Solare in cerca di una nuova casa nel cuore della Via Lattea potrebbe non essere sufficiente a salvare l'umanità dall'estinzione; sempre ammesso che non si estingua molto prima che questi eventi astronomici, tenendo presente come viene trattato ai giorni d'oggi il pianeta Terra.

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