Sembra proprio che circa 3,5 milioni di anni fa un titanico raggio di energia in espansione si sviluppò vicino a Sagittarius A*, (il noto buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea), inviando uno scoppio di radiazione a forma di cono attraverso entrambi i poli della galassia e nello spazio profondo; o almeno questo è quanto hanno dimostrato alcuni ricercatori dell'ARC Centre of Excellence for All Sky Astrophysics in 3 Dimensions, (noto anche con la sigla ASTRO 3D), attraverso uno studio che è stato condotto in collaborazione con l'Università Nazionale Australiana, l'Università di Sydney, l'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, l'Università del Colorado e lo Space Telescope Science Institute e che sarà pubblicato in questi giorni sulla rivista The Astrophysical Journal. In pratica, secondo quanto hanno fatto sapere gli scienziati, tale fenomeno, (conosciuto come bagliore di Seyfert), creò 2 enormi coni di ionizzazione che attraversavano la Via Lattea, iniziando con un diametro relativamente piccolo vicina a quella del buco nero e espandendosi enormemente quando uscivano dalla galassia. Inoltre il suddetto bagliore fu così potente che ebbe un impatto sulla Corrente Magellanica, vale a dire una lunga scia di gas che si trova in media 200.000 anni luce dalla Via Lattea e si estendeva dalle vicine galassie nane chiamate Grande Nube di Magellano e Piccola Nube di Magellano. Al riguardo Joss Bland-Hawthorn, uno dei principali autori della ricerca in questione ha spiegato: "L'esplosione fu troppo grande per essere stata innescata da qualcosa di diverso dall'attività nucleare associata al buco nero noto come Sagittarius A*, (o Sgr A*), che è circa 4,2 milioni di volte più massiccio del Sole. Il bagliore deve essere stato un po' come un raggio di un faro. Immaginate l'oscurità e poi qualcuno accende un faro per un breve periodo di tempo". In sostanza utilizzando i dati raccolti dal Telescopio spaziale Hubble gli studiosi, come già anticipato, hanno calcolato che la massiccia esplosione avvenne poco più di 3 milioni di anni fa e probabilmente durò intorno ai 300.000 anni; il che in termini galattici è sorprendentemente recente. Difatti in quel periodo sulla Terra il famigerato asteroide che innescò l'estinzione dei dinosauri era già caduto da circa 63 milioni di anni fa, e gli antichi antenati dell'umanità, (ossia gli Australopithecine), vagavano su due piedi in Africa. In merito a ciò Lisa Kewley, direttrice dell'ASTRO 3D, ha dichiarato: "Questo è un evento drammatico accaduto qualche milione di anni fa nella storia della Via Lattea. Un'enorme esplosione di energia e radiazioni emerse proprio dal centro galattico e nel materiale circostante. Ciò dimostra che il centro della Via Lattea è un luogo molto più dinamico di quanto avessimo precedentemente pensato. È una fortuna che non abitiamo lì!". In ogni caso il suddetto studio fa seguito a ricerche condotte dagli stessi ricercatori e pubblicate nel 2013 che hanno esaminato le prove di un enorme evento esplosivo che ha avuto inizio nel centro della Via Lattea, escludendo uno scoppio nucleare come causa e collegandolo provvisoriamente all'attività in Sgr A*. A tal proposito Magda Guglielmo, altra principale autrice della ricerca ha commentato: "Questi risultati cambiano radicalmente la nostra comprensione della Via Lattea. Abbiamo sempre pensato alla nostra galassia come ad una galassia inattiva, con un centro non così brillante. Questi nuovi risultati aprono invece la possibilità di una reinterpretazione completa della sua evoluzione e natura. Il bagliore che si è verificato oltre 3 milioni di anni fa è stato così potente che ha avuto conseguenze sull'ambiente circostante alla nostra galassia. Siamo testimoni del risveglio della bella addormentata". Tuttavia gli scienziati hanno, infine, ammesso: "Il nostro ultimo lavoro pone Sgr A* come principale sospettato, ma c'è ancora molto lavoro da fare. In che modo i buchi neri si evolvono, influenzano ed interagiscono con le galassie è un problema eccezionale in astrofisica".
Di seguito un video pubblicato dagli studiosi:
Commenti
Posta un commento