Recentemente un studio condotto da Daniel Wang, (astronomo dell'Università del Massachusetts Amherst), ed i cui risultati, (ottenuti dopo più di due decenni di ricerca), sono stati pubblicati a fine Aprile sulla rivista Monthly Notices, ha mostrato con una chiarezza senza precedenti i dettagli dei fenomeni violenti che di verificano nel Centro della Via Lattea: le immagini pubblicate documentano, infatti, un filo di raggi X, (denominato G0.17-0.41), che allude ad un meccanismo interstellare precedentemente sconosciuto ed il quale può governare il flusso di energia e potenzialmente l'evoluzione della galassia. Al riguardo lo stesso Daniel Wang ha affermato: "La galassia è come un ecosistema. Sappiamo che i centri delle galassie sono i luoghi dove c'è l'azione e giocano un ruolo enorme nella loro evoluzione. Eppure, qualsiasi cosa sia successa al centro della nostra galassia è difficile da studiare, nonostante la sua relativa vicinanza alla Terra, perché esso risulta essere oscurato da una fitta nebbia di gas e polvere. Quindi semplicemente non possiamo vedere il centro, anche con uno strumento potente come il famoso Telescopio Spaziale Hubble". Tuttavia nel corso del suo nuovo lavoro lo scienziato ha deciso di utilizzare un telescopio diverso, vale a dire il Chandra X-Ray Observatory della NASA, il quale è in grado di "vedere" i raggi X, piuttosto che i raggi di luce visibile ad occhi nudi: tali raggi X sono capaci di penetrare la suddetta nebbia oscurante ed i risultati ottenuti si sono dimostrati essere sorprendenti. In pratica le scoperte effettuate da Daniel Wang hanno fornito un'immagine ancora più chiara riguardante un paio di pennacchi che stanno emergendo dalla regione vicino Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al Centro della Via Lattea. Inoltre ancora più intrigante è stata la scoperta del sopracitato filo di raggi X G0.17-0.41, situato vicino al pennacchio meridionale. In merito a ciò lo stesso studioso ha, infatti, spiegato: "Questo filo rivela un nuovo fenomeno. È la prova di un evento di riconnessione del campo magnetico in corso. Il filo rappresenta probabilmente solo la punta dell'iceberg di tale riconnessione. Un evento di riconnessione magnetica si verifica quando due campi magnetici opposti sono forzati insieme e si combinano tra loro, rilasciando un'enorme quantità di energia. È un processo violento ed è conosciuto per essere responsabile di fenomeni ben noti come i brillamenti solari, che producono un tempo metereologico spaziale abbastanza potente da interrompere le reti elettriche ed i sistemi di comunicazione qui sulla Terra. Producono anche la spettacolare aurora boreale. Adesso la comunità scientifica pensa che la riconnessione magnetica avvenga anche nello spazio interstellare e che tenda ad avvenire ai confini esterni dei pennacchi in espansione spinti fuori dal centro della nostra galassia". Ed ha, infine, concluso dichiarando: "Qual è la quantità totale di energia in uscita al centro della galassia? Come viene prodotta e trasportata? E come regola l'ecosistema galattico?" Queste sono le domande fondamentali le cui risposte aiuteranno a sbloccare la storia della nostra galassia. Anche se c'è ancora molto lavoro da fare, la nuova mappa indica la strada da seguire".
Di seguito alcune una delle nuove immagini del Centro della Via Lattea:
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