Kim Dotcom annuncia l'arrivo di "un nuovo Megaupload"; si chiama MEGA e sarà lanciato a Gennaio.


Come promesso, Kim Dotcom, il fondatore del controverso Megaupload, poche settimane dopo che una corte federale statunitense ha deciso di portare avanti l'azione legale nei suoi confronti, ha annunciato l'apertura di un nuovo sito di file sharing chiamato MEGA, che consentirà agli utenti di avere il controllo ed anche la responsabilità dei propri file. Annuncio che però è stato ritardato di un'ora perché il traffico nel sito MEGA è stato assaltato dai molti visitatori; un assalto che, secondo Kim Dotcom, è stato portato avanti dalle autorità americane, intenzionate a bloccarlo. Comunque sia, sempre a detta dell'imprenditore tedesco, MEGA sarà lanciato ufficialmente il prossimo 19 Gennaio, ovvero poco prima che Kim Dotcom affronti l'udienza per l'estradizione negli Stati Uniti, Paese in cui il fondatore di Magaupload ed i suoi collaboratori sono accusati di pirateria informatica, frode e riciclaggio di denaro sporco. Oltretutto Kim Dotcom ha volontariamente stabilito che il nuovo sito non utilizzi come partner società con sede negli Stati Uniti per evitare di essere oscurato dalle autorità statunitensi. Infatti al riguardo ha spiegato: "Il nuovo MEGA non sarà minacciato dalla giustizia a stelle e strisce. Il nuovo MEGA eviterà di lavorare con host americani, domini americani e provider americani ed ha cambiato i meccanismi di funzionamento in modo da evitare un altro black out". Il tutto per evitare che questo sito faccia, appunto, la fine del vecchio Megaupload, che venne forzatamente chiuso lo scorso gennaio, quando la polizia neozelandese fece irruzione nella megavilla di Kim Dotcom alle porte di Auckland e sequestrò computer e materiali vari su richiesta delle autorità americane. Comunque gli utenti di questo nuovo servizio potranno usufruire delle tecnologie di cloud computing per poter caricare, immagazzinare e condividere foto, musica e film, crittografare i file e renderli accessibili usando chiavi decrittografiche personalizzate. In tal proposito i responsabili del sito MEGA attraverso un comunicato hanno fatto sapere: «Saranno gli utenti ad avere in mano le chiavi d'accesso ai materiali, non il sito». Inoltre, sempre secondo quanto affermato da Kim Dotcom, il nuovo sito sarà più veloce ed avrà una maggiore capacità di immagazzinamento dati, ma a fare la differenza sarà proprio la tecnologia "a chiave". Difatti gli operatori di MEGA non avranno accesso ai contenuti, e dunque non potranno neanche essere considerati responsabili delle attività del sito. Saranno gli utenti che dovranno assicurarsi di proteggere i propri file da eventuali "attacchi pirata". Tuttavia, come già spiegato, Kim Dotcom, che attualmente risiede in Nuova Zelanda, potrebbe essere estradato negli Stati Uniti il prossimo Marzo, anche se un giudice neozelandese ha stabilito che la perquisizione della sua casa era illegale, così come l'operazione di spionaggio portata avanti ai suoi danni. Ad ogni modo il dominio del sito è già stato scelto, (me.ga; dominio di primo livello che fa riferimento al Gabon), anche se per il momento fa un redirect verso il link "kim.com/mega" in cui appare la scritta "WE PROMISE, WE DELIVER. BIGGER. BETTER. FASTER. STRONGER. SAFER." seguita da un grande tasto rosso con al centro la scritta "MEGA", che al passaggio del mouse mostra la scritta "ON JANUARY 19th THIS BUTTON WILL CHANGE THE WORLD". Per di più nella parte bassa del sito, oltre all'iscrizione per le newsletter, si trovano dei tasti che rimandano alle informazioni sul servizio, su come funziona e sul come investire. Già, perché sul suo account Twitter, Kim Dotcom ha spiegato che: "Quando il servizio debutterà serviranno 60 server web". Comunque non si tratta dell'unico progetto che in questi mesi ha visto impegnato Kim Dotcom. Infatti si è parlato anche dell'arrivo di Megabox, servizio dedicato esclusivamente alla musica che metterà in diretto contatto gli artisti e le band con i loro fan. Ed anche in questo caso il tutto sarà assolutamente legale, per evitare nuovi guai con la legge.

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