Vi sarete di sicuro chiesti come mai certi professori e professoresse siano onnipresenti in cattedra con mai un'assenza per malattia? Oppure perché alcuni dei vostri amici sono sempre in giro ed entrano a far parte delle invidie di un'intera comitiva che ad esempio, di questi tempi viene stroncata dall'influenza. Beh una cosa è certa: è inutile augurare malanni o cose del genere a certe persone. Perché la loro "invincibilità" non è una questione di fortuna, ma dei loro geni. Infatti la classe degli "impermeabili" ai virus stagionali ha un segreto. In altre parole il loro sistema immunitario produce un "super anticorpo" estremamente potente. Almeno questo è quanto ha recentemente dimostrato un gruppo di ricercatori guidati da Massimo Clementi e Roberto Burioni, due docenti di microbiologia e virologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. In pratica questi scienziati hanno studiato, nel Laboratorio di microbiologia e virologia di Laboraf diagnostica e ricerca del San Raffaele, il sistema immunitario di un uomo che, come esso stesso ha sostenuto, ricordava di non essere stato mai stato colpito dall'influenza nonostante avesse avuto un'intensa esposizione al virus, e, grazie a questo studio, sono riusciti a clonare i geni che codificano un anticorpo di una potenza che fino ad oggi era sconosciuta. Infatti questa molecola è in grado di neutralizzare quasi tutti i virus influenzali conosciuti e che hanno colpito l'uomo negli ultimi 90 anni, a partire da quello dell'influenza spagnola del 1918 fino ad arrivare al recente ceppo pandemico di influenza suina, H1N1, apparso nel 2009. Inoltre come si può leggere in una nota dell'IRCCS, (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), di via Olgettina: "La scoperta apre le porte ad una nuova generazione di farmaci antinfluenzali e di vaccini in grado di stimolare proprio questi anticorpi ritenuti "invincibili" anche in chi normalmente non ne produce". Ed, oltretutto, gli studiosi hanno segnalato che: "L'anticorpo è persino in grado di bloccare il virus dell'influenza aviaria del tipo H5N1, che preoccupa molto per la sua patogenicità e per la sua tendenza ad adattarsi all'uomo". Ed hanno proseguito diceno: "Infatti, se si conosce il "tallone d'Achille" del virus, si possono mettere a punto vaccini che possano produrre gli anticorpi necessari a sconfiggerlo. Ma non solo, la scoperta potrebbe portare in futuro ad un vaccino unico contro i virus influenzali da farsi una sola volta nella vita". Infatti questa molecola anticorpale può essere addirittura prodotta in maniera illimitata in laboratorio. E dunque come sostiene l'annuncio proveniente da via Olgettina: "La sperimentazione clinica è imminente ed il farmaco nella fase in cui si trova adesso potrà essere somministrato ai pazienti più vulnerabili come bambini, anziani e malati, trasferendo loro passivamente la potenza "protettiva" dell'anticorpo".
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