Anonymous Italia torna all'attacco defacciando una quarantina di siti legati alla Chiesa.


Di recente la famosa legione Anonymous, o per meglio dire la divisione italiana, è tornata all'attacco mettendo a segno un altro Tango Down, (che, come spiegato più volte, nel gergo militare significa che un nemico è stato abbattuto), questa volta nei confronti del sito della Chiesa Cattolica e molti altri siti connessi alla chiesa, alla diocesi ed alle parrocchie di tutto il territorio italiano. In pratica si è trattato di un defacing in quanto i parrocchiani nella home page dei suddetti siti hanno trovato una sorprendente novità: al posto delle solite notizie e degli aggiornamenti sulle attività della diocesi e della chiesa locale, vi era l'immagine della statua di Giordano Bruno in Campo de' Fiori con il volto di Anonymous, (che potete vedere qui). Come di consueto gli hacker della legione attraverso il loro blog ufficiale hanno reso pubblico un comunicato nel quale spiegano le ragioni degli attacchi, il quale recita: «Ancora una volta, con profondo sdegno, apprendiamo dell'ennesimo attacco perpetrato ai danni di Libertà e Autodeterminazione. Durante il discorso rivolto al Corpo Diplomatico, il Papa ha ribadito che "la famiglia è quella fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna", incitando dunque alla difesa di tale Istituzione ed alla condanna dei legami fra persone dello stesso sesso; ha, inoltre, espresso le solite considerazioni su aborto ed eutanasia, tacciandole come aberrazioni che minano la vita e la famiglia». E prosegue: «Sua Santità dovrebbe innanzitutto comprendere il concetto originario di Amore e Famiglia, allontanandosi da preconcetti assimilazionisti ed omofobi. Solo così i suoi Angelus assumerebbero connotati spirituali, e lui parrebbe un pastore d'anime anziché un gerarca omofobo o il più balordo dei politicanti. Il vostro disgustoso modus operandi non è nuovo agli occhi dei Cittadini. Vi insinuate subdolamente laddove dovrebbe vigere il Libero arbitrio, dispensate severi ammonimenti e suscitate conflitti interiori in chi crede ancora nel vostro Regno corrotto». Ed ancora: «L'ingerenza della vostra gerarchia nelle questioni laiche e sanitarie è deplorevole. Lede infatti la sfera decisionale degli individui, oltre ad arenare il progresso scientifico trascinandolo nell'arretratezza. La vostra avidità e la vostra sete di potere sono ormai sotto gli occhi di tutti: date adito a prolisse orazioni, trincerati dietro lussuosissime ricchezze, mentre fuori dai vostri cancelli una buona parte del Popolo vive in un Inferno terreno. Vi mostrate perennemente affranti dalle tragedie che affliggono il Terzo Mondo, salvo poi rendervi colpevoli di un vero e proprio piano genocida, alimentando il propagarsi di terribili malattie attraverso il divieto di anticoncezionali». Inoltre gli hacker hanno continuato con alcune sfumature femministe, scrivendo: «Sferrate continui attacchi alle Donne mettendo in discussione ciò che è stato ottenuto con dure lotte. Donne che voi stessi lasciate sole quando decidono di portare avanti una gravidanza in un background di incertezze, (palese dimostrazione di come le promesse del Movimento per la Vita si rivelino fandonie). Donne che stigmatizzate, giudicate ed umiliate quando debbono scegliere la strada dell'aborto. Condanniamo fermamente le deprecabili affermazioni omofobe che la vostra compagine continua a proferire, stigmatizzando chi ha preferenze sessuali differenti da quelle che incontrano il plauso di Chiesa e Patriarcato, e fomentando un clima d'odio e discriminazione che nulla ha a che vedere col principio dell'Amore universale. Principio che sporcate con uno dei crimini che siete soliti commettere più spesso: la pedofilia». Ed ancora: «Una nutrita schiera dei vostri membri gode di posizioni che nulla hanno a che fare con l'Istituzione ecclesiastica. Sua Eccellenza Bagnasco, ad esempio, non dovrebbe ricoprire l'incarico del Presidente di un Ospedale. Soprattutto se si tratta di una struttura pubblica, finanziata dalla Regione, i cui introiti provengono anche da cittadini non cattolici. Se il Cardinale sostiene che sui principi di fondo non si può mercanteggiare, noi sosteniamo che la Chiesa debba smettere di sentenziare sull'Autodeterminazione della Persona». Ed, infine, gli hacker hanno concluso scrivendo: «Precludere alle coppie che riscontrano problemi con la procreazione eterologa la possibilità  di rivolgersi a quella assistita, è un feroce attacco alla sfera morale e democratica, nonché l'ennesima dimostrazione di come l'Istituzione clericale assolva ruoli che vanno ben oltre la spiritualità e che ledono il principio della laicità dello Stato. E se la congrega Cattolica preferisce soffermarsi sulle questioni terrene, inizi a preoccuparsi di quei corpi che le antenne di Radio Vaticana han bombardato di radiazioni, scatenando linfomi, leucemie ed altre terribili malattie. Si rechino, questi sedicenti ministri del Signore, laddove la malattia e la sofferenza sono routine grazie a chi preferisce che un Padre Nostro - Ave Maria vengano propagati attraverso i ripetitori». Oltretutto per dare seguito alla propria critica la divisione italiana di Anonymous ha effettuato un defacing di massa di molti siti; difatti a partire da ieri sera siti come Oratori.org, Blog.parrocchiemap.it, Chiesamatrice.it, e poi a seguire, a livello locale, Caritas.diocesilucca.it, Rimini.chiesacattolica.it e via dicendo, mostravano tutti la stessa immagine del "Giordano Bruno anonimizzato". Per di più a subìre lo stesso trattamento sono stati quasi una quarantina di siti. Anche, come spiegato dagli stessi hacker, per farlo è bastato accedere ad un solo server, ovvero quello del sito Chiesacattolica.it. Infatti al riguardo un membro di Anonymous Italia ha spiegato: "Una volta entrati attraverso una Sql Injection, vale a dire un metodo che sfrutta vulnerabilità piuttosto diffuse dei database MySQL, è bastato inserire una shell, una sorta di finestra di controllo che permette di accedere e manovrare le cartelle ed i file del sito. Da lì abbiamo defacciato anche tutti i sottositi collegati". Tuttavia l'attacco non si è fermato alla sola modifica della home page delle varie diocesi e parrocchie che si appoggiavano al sito Chiesacattolica.it. Difatti gli hacker hanno prelevato anche alcuni dati dal database che successivamente hanno messo online. Tra questi c'è un elenco di centinaia di indirizzi e-mail, numeri di telefono fissi e cellulari di diocesani, volontari o persone che presumibilmente si sono iscritte al sito. In tal proposito il membro di Anonymous Italia ha spiegato: "L'azione rientra in una più ampia campagna di Anonymous contro le posizioni istituzionali della Chiesa cattolica e le motivazioni sono molteplici. In realtà avevamo accesso da tempo a quel sito"; e dunque si è trattato soltanto di attendere il momento giusto.

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