I siti del Tribunale di Milano e della Polizia Penitenziaria finiscono sotto attacco hacker.


La scorsa notte il sito del Tribunale di Milano, (www.tribunale.milano.it), è stato vittima di un attacco hacker. In pratica il sito in questione è rimasto oscurato a partire dalle 2:00 fino alle 17:30, ed al posto dell'home page appariva un'immagine della famosa maschera di Guy Fawkes, solitamente utilizzata dagli hacker appartenenti alla famosa legione Anonymous, con i colori della bandiera italiana e firmata "Hacked by LndTm 2013". Inoltre sotto l'immagine appariva un messaggio intitolato "Italian Crew", nel quale gli hacker avevano scritto: «Preparatevi, ha inizio l'apocalisse! È la fine per un nuovo inizio. Sta arrivando come l'ira di DIO il vero cambiamento per i giovani del popolo italiano. La giovane Italia degli italiani che lavorano e sono stufi di essere presi per il culo, derubati, maltrattati da quei delinquenti che ci governano e da tutte le lobby che li supportano. Da adesso pagheranno per tutto quello che hanno fatto. RIVOLUZIONE DIGITALE». Comunque al momento il sito è stato reso non disponibile dalla polizia postale per poterlo risistemare; tuttavia, secondo le prime indiscrezioni, pare non si sia trattato degli hacktivisti appartenenti alla legione Anonymous, (i quali sono soliti pubblicare un comunicato ufficiale dopo ogni attacco, e che lo scorso ottobre hanno attaccato il sito della polizia), e sembra sia stato un attacco di tipo SQLI, (sigla che indica SQL Injection). E dunque per quel che si sa potrebbe trattarsi di un nuovo gruppo emergente di hacker italiani, oppure di un sottogruppo della legione Anonymous. Comunque sia in merito all'attacco Livia Pomodoro, attuale presidente del Tribunale di Milano, ha commentato: "Si tratta di un fatto gravissimo e sgradevole, che sembra costituire una minaccia in generale alla magistratura"; precisando che l'attacco ha interessato solo una parte del sito e che sono state attivate tutte le procedure di sicurezza a livello centrale. Infatti ha concluso aggiungendo: "Ci stiamo adoperando per trovare le soluzioni adeguate, siamo sconcertati da questo attacco. Dopo la denuncia, in questi casi, interviene la polizia postale. Non credo che ci siano pericoli, il sito è aperto al pubblico, non è un sito riservato interno, quindi non ci sono dati riservati". Tuttavia anche il sito del Polizia Penitenziaria, (www.polizia-penitenziaria.it), ha subìto un attacco simile; infatti a partire sempre dalle 2:00 se si provava a collegarsi al sito, compariva al posto della home page lo stesso identico messaggio che è apparso sul sito del Tribunale di Milano. Ovviamente gli operatori del CED, (acronimo che indica il Centro Elaborazione Dati), hanno immediatamente provveduto a rimuoverlo, scollegando il sito, ed al momento stanno lavorando al ripristino, (per questo motivo se si entra nel sito appare la scritta: «Network Error (tcp_error). A communication error occurred: "No route to host". The Web Server may be down, too busy, or experiencing other problems preventing it from responding to requests. You may wish to try again at a later time. For assistance, contact your network support team»). Ad ogni modo nel sito non sono presenti dati sensibili o banche dati di alcun genere, e non c'è neppure un'area riservata che consenta un accesso privilegiato ad informazioni criptate. Difatti il portale più che altro contiene notizie relative al mondo delle carceri ed alle normative sul settore. Al riguardo Umberto Rapetto, generale in congedo della guardia di finanza ed ex-comandante del nucleo delle Fiamme Gialle specializzato contro le frodi informatiche, ha spiegato: "Se qualcuno vuole protestare non lo fa più in piazza, non blocca una strada, ma blocca una infrastruttura dell'informazione". Ed ha poi concluso dichiarando: "Il gruppo che ha attaccato il sito internet del Tribunale di Milano potrebbe appartenere alla galassia di Anonymous, ma bisogna considerare che non si tratta di una organizzazione: Anonymous è un sistema in franchising a cui aderiscono tutti quelli che hanno certe capacità informatiche, diciamo "acrobatiche". Non esistono sodalizi consolidati, è un marchio che appartiene al mondo sotterraneo di Internet".

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