Tra non molto tatuaggi elettronici e pillole potrebbero rimpiazzare le password.


A quanto pare in futuro non molto lontano le password non esisteranno più, e nemmeno il riconoscimento delle impronte digitali oppure attraverso le cornee degli occhi. Già perché i sistemi futuri di protezione saranno in pillole e/o in tatuaggi. O almeno questo è quello di cui si è parlato in questi giorni in California, in occasione della conferenza D11. In pratica si comincerà da Google/Motorola, con il suo Google Moto X, (uno smartphone super-intelligente pronto a sfidare i principali concorrenti), e con la sua l'idea di usare, appunti, dei tatuaggi elettronici per sostituire le password. Ad annunciarlo, in occasione del suddetto evento, è stato Dennis Woodside, Chief Executive Officer di Motorola Mobility. Ed, inoltre, sembra che le premesse per introdurre i tatuaggi al posto delle parole chiave ci siano già tutte. Infatti, secondo quanto riportato dal The Telegraph, i sistemi sarebbero già stati sviluppati dalla MC10, (società con sede in Massachusetts), e conterrebbero circuiti elettronici flessibili che andrebbero fissati sulla pelle tramite un apposito timbro di gomma. Per di più anche Regina Dugan, ex-capo del Defence Advanced Research Projects Agency del Pentagono, (più comunuemente conosciuto con la sigla DARPA), ha dimostrato che questa tecnologia a base di silicio che sfrutta circuiti elettronici pieghevoli risulta essere già funzionante. Infatti, progettati inizialmente per scopi medici, i cosiddetti "Biostamps" adesso potrebbero essere impiegati per l'autenticazione degli utenti. Ad ogni modo se il tatuaggio elettronico sembrava già fantascienza, esiste un'altra idea, (come già anticipato, quella della pillola), che va oltre. In pratica ingerendo questa "pasticca intelligente", già prodotta dalla Proteus Digital Health, il nostro corpo diventerebbe una sorta di "password ambulante". In sostanza basterebbe, appunto, assumerla, (ogni giorno per un massimo di un mese), ed avere nelle vicinanze smartphone o tablet perché non ci sia più bisogno di autenticarsi. Infatti la capsula in questone, una volta entrata in contatto con i succhi gastrici, emette una sorta di segnale che a sua volta viene riconosciuto dai dispositivi situati nei paraggi, autorizzandone l'uso da parte del proprietario. Per di più i test condotti in laboratorio sembrano aver dimostrato che non vi siano effetti nocivi per la salute umana, al punto da aver già ottenuto l'approvazione della Food and Drug Administration, (nota anche come FDA). Insomma sembra proprio che tra non molto non sarà più necessario ricordare "username e password", ed, oltretutto, pare che con questi metodi ci sarà un risparmio di tempo notevole legato all'autenticazione. Infatti al riguardo Regina Dugan ha, infine, spiegato: "L'autenticazione è irritante e richiede 2,3 secondi ogni volta per gli utenti, alcuni dei quali accedono ai loro telefoni anche 100 volte al giorno". 

Di seguito l'intervento di Regina Dugan durante la D11:

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