Tra le numerose novità attese in occasione dell'edizione di quest'anno dell'International Consumer Electronics Show, (ovvero la fiera annuale dell'elettronica di consumo, meglio noto con la sigla CES), che si svolgerà a Las Vegas dal 7 al 10 Gennaio, a quanto pare ce ne sarà anche una relativa a YouTube. Infatti il team della piattaforma di video sharing più famosa al mondo è pronto a mostrare le potenzialità del nuovo codec VP9 che riguarderà lo streaming dei cosiddetti "filmati 4K", (noti anche come Super HD, 2160p, o chiamati erroneamente anche Ultra HD), vale a dire il nuovo standard che nel corso dei prossimi anni andrà ad imporsi sul mercato rendendo obsoleto il Full HD, (noto anche come 1080p), attualmente presente sulla maggior parte dei monitor e dei televisori commercializzati. In pratica per chi non ne fosse a conoscenza, si tratta del successore per il codec VP8, lanciato nel 2010 da Google nel tentativo di diffondere un'alternativa cosiddetta "royalty-free" a soluzioni come l'H.264. Ed anche se il progetto ha mostrato le sue potenzialità, non è riuscito però pienamente a centrare il proprio obiettivo a causa di un supporto carente da parte dei produttori ed alla scarsa collaborazione di tutte quelle realtà che hanno interessi economici nell'utilizzo di codec commerciali. Ad ogni modo, forti dell'esperienza acquisita, i responsabili di YouTube questa volta hanno giocato d'anticipo, stringendo partnership con aziende del calibro di LG, Panasonic, Sony, Toshiba, Samsung, Sharp ed anche Mozilla, oltre che con i cosiddetti "chipmaker": ARM Holdings, NVIDIA, Qualcomm, Intel, Broadcom e Marvell Technology Group. E dunque quasi sicuramente nei padiglioni del CES 2014 verrà fornita anche una prima dimostrazione di come funziona il VP9 per lo streaming dei video Super HD. Al riguardo, secondo Francisco Varela, (Global Director of Platform Partnerships di YouTube), l'impiego del nuovo codec consentirà di garantire la qualità, appunto, del formato 4K con una velocità di trasmissione, (in gergo detta "bitrate"), ridotta rispetto a quanto messo a disposizione dall'H.264, abbattendo così del circa 50% il traffico dati necessario per lo streaming, il che andrà a garantire ovvi benefici sia per i server che per l'utente finale, che di conseguenza avvertirà meno buffering durante la riproduzione dei video online. Comunque sia l'implementazione di questo nuovo codec dovrebbe avvenire in un primo momento su Pc e dispositivi come smartphone e tablet, per poi raggiungere, infine, anche il settore Tv entro il 2015.
Di seguito alcune differenze tra VP9 ed H.264:
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